CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 314/A
INTERPELLANZA GAIA - ZANCHETTA - COCCO Daniele Secondo - USULA - BUSIA - DERIU sulla necessità di annullamento o sospensione degli atti di gestione della società in house Abbanoa Spa che non rientrino nell'ordinaria amministrazione a seguito delle risultanze dei procedimenti avviati dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e dall'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).
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I sottoscritti,
premesso che:
- a seguito della richiesta di parere sottoscritta da 23 consiglieri
regionali, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM)
ha deliberato l'invio di un parere, ai sensi dell'articolo 22 della
legge n. 287 del 1990, trasmesso in data 15 giugno 2016 alla Regione
autonoma della Sardegna, alla Società Abbanoa Spa e all'EGAS, nel
quale si rileva che la disciplina del "controllo analogo" in vigore
non consente a "EGAS l'esercizio effettivo dello stesso controllo
sulla società di gestione" (Abbanoa);
- tale autorità ha osservato che ciò appare riconducibile
all'assenza di poteri di nomina e revoca dei vertici direttivi e di
controllo della società da parte dell'ente concedente (EGAS) e ha
invitato i soggetti interessati a modificare la disciplina del
controllo analogo di EGAS su Abbanoa Spa, al fine di rispettare i
requisiti previsti dall'ordinamento comunitario e nazionale per la
legittimità dell'affidamento in house del servizio;
premesso, altresì, che:
- l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), in data 13 febbraio
2017, relativamente alla stessa richiesta di parere, ha comunicato
l'avvio del procedimento di vigilanza nei confronti dell'EGAS),
nonché della Regione e di Abbanoa Spa, al fine di accertare il
rispetto della normativa europea e delle disposizioni di legge
ratione temporis applicabili in materia di affidamenti in house
providing;
- a conclusione di tale procedimento, valutate le controdeduzioni
presentate da Regione, EGAS e Abbanoa SpA, comprese le richieste di
accesso agli atti e di audizione, l'ANAC, in data 25 luglio 2017, ha
loro trasmesso comunicazione di risultanze istruttorie in cui rileva
che:
"le principali anomalie qui contestate alla Regione Sardegna
investono il controllo analogo "congiunto" su Abbanoa Spa, non in
linea con i principi e le disposizioni vigenti in materia di in
house, per le seguenti criticità:
a) partecipazione azionaria maggioritaria della Regione Sardegna
(68,11 per cento), a fronte della eccessiva parcellizzazione delle
residue quote azionarie in capo agli enti comunali;
b) assenza dell'ente regionale titolare del S.I.I. (EGAS) di potere
di nomina e di revoca dei vertici societari di Abbanoa Spa, ancorché
formalmente investito delle attività di programmazione,
organizzazione e controllo nei confronti di quest'ultima";
preso atto che le massime autorità (AGCM - ANAC) che presiedono alla
vigilanza sulla corretta applicazione delle normative comunitarie e
nazionali in materia di concorrenza, mercato e anticorruzione, con
autonomi procedimenti hanno decretato, in linea con le
considerazioni alla base della citata richiesta di parere,
l'illegittimità dell'affidamento in house ad Abbanoa Spa, non
potendosi considerare soddisfatto il requisito necessario del
controllo analogo, seppure in forma congiunta, difettando in capo al
soggetto preposto al controllo (EGAS) sufficiente potere in grado di
influenzare in modo determinante obiettivi strategici e decisioni
rilevanti del soggetto sottoposto al controllo (Abbanoa Spa);
considerato che:
- proprio al mancato esercizio del controllo analogo possono essere
ascritte le pesanti criticità nella gestione del servizio idrico
regionale, che negli anni si sono andate implementando, generando
continui e innumerevoli contenziosi da parte di un'utenza vittima di
disservizi e soprusi da parte di una spa dimentica di gestire un
servizio pubblico essenziale, riconosciuto come bene naturale e
diritto umano universale;
- notevoli disservizi, costi esorbitanti e "bollette pazze" sono le
costanti che hanno improntato la gestione Abbanoa dal 2006 a oggi,
determinando molti comuni dal nord al sud della Sardegna a chiedere
di uscire dalla gestione unica del servizio idrico, soprattutto
piccoli centri che con gestioni virtuose riuscivano a contemperare
servizi efficienti e bilanci in attivo;
evidenziato che:
- Abbanoa Spa nei recenti comunicati inviati agli organi di
informazione, annuncia investimenti da record, confermandosi prima
società in Sardegna e tra le prime 10 aziende a livello nazionale,
con 250 milioni di euro da appaltare nel 2017;
- secondo la giurisprudenza comunitaria il controllo analogo dei
soci pubblici sulla società in house costituisce un potere assoluto
di direzione, coordinamento e supervisione dell'attività del
soggetto partecipato, e che riguarda l'insieme dei più importanti
atti di gestione del medesimo;
ritenuto che per le ragioni evidenziate nelle conclusioni trasmesse
da AGCM e ANAC l'esercizio del controllo analogo sulla società in
house della Regione, Abbanoa Spa, non può essere effettuato in
maniera adeguata e sufficiente,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e la Giunta
regionale per sapere se, alla luce delle risultanze trasmesse dalle
massime autorità di vigilanza sulla concorrenza, il mercato (AGCM) e
l'anticorruzione (ANAC) alla Regione autonoma della Sardegna, all'EGAS
e alla società in house Abbanoa Spa non ritengano necessario porre
in essere i provvedimenti e le iniziative, anche congiuntamente a
EGAS, volti all'annullamento o sospensione degli atti amministrativi
e di gestione non rientranti nell'ordinaria amministrazione e in
particolare le procedure di appalto in capo ad Abbanoa Spa, che
potranno essere travolti dalla illegittimità dell'affidamento in
house providing del Servizio idrico integrato della Regione alla
Società Abbanoa Spa.
Cagliari, 11 agosto 2017