CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 300/A
INTERPELLANZA RUBIU sulla vertenza dei lavoratori ATI-IFRAS inclusi nel Parco geominerario, sulla mancata corresponsione delle ultime mensilità e l'inefficace processo di riassorbimento dei dipendenti.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- con legge regionale 22 dicembre 2016, n. 34 è stata approvata la
modifica della legge regionale 30 novembre 2016, n. 30, per lo
svolgimento temporaneo delle attività di cui alla convenzione
Regione-ATI-IFRAS, nelle more della procedura di scelta
dell'aggiudicatario del nuovo Piano per i lavoratori del Parco
geominerario storico e ambientale della Sardegna;
- tale normativa si è resa necessaria per la scadenza della
convenzione tra Regione e ATI-IFRAS;
osservato che:
- dal 31 dicembre scorso gli oltre 520 dipendenti sono stati
licenziati in quanto la convenzione tra Regione e azienda è scaduta;
- successivamente, è stata assicurata una ricollocazione mirata
degli operai, ma attualmente, la situazione sembra ancora di
assoluto immobilismo, nonostante i provvedimenti adottati nelle
ultime settimane;
- i dipendenti non solo sono ancora in attesa di un inserimento
lavorativo, ma devono ancora percepire lo stipendio di dicembre, che
comprende anche la quattordicesima e il trattamento di fine
rapporto;
- la situazione è nel caos più totale;
visto che l'atto predetto si è reso necessario al fine di
salvaguardare le finalità contenute nella convenzione sottoscritta
il 23 ottobre 2001 tra i Ministeri del lavoro e delle politiche
sociali, dell'ambiente e tutela del territorio, dei beni e attività
culturali e delle attività produttive e la Regione autonoma della
Sardegna, nonché nelle convenzioni e accordi successivamente
stipulati a completamento e in attuazione della stessa, e di
conseguire il primario interesse pubblico alla stabilizzazione
occupazionale dei lavoratori socialmente utili e dei lavoratori
interessati agli accordi di programma;
dato che, al fine di favorire la continuità reddituale e
occupazionale dei lavoratori, è autorizzato lo svolgimento, per il
tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure per
l'individuazione del nuovo aggiudicatario e che è autorizzata
inoltre la stipula di convenzioni con enti pubblici identificati
secondo apposite procedure di evidenza pubblica;
ricordato che possono avvalersi dei lavoratori a tempo determinato
anche le società in house e gli enti pubblici affidatari, nel
rispetto delle norme vigenti in materia, coerentemente con i
fabbisogni dei soggetti affidatari, dei lavoratori individuati dalla
legge regionale n. 34 del 2016 appositamente profilati dall'ASPAL;
rilevato che:
- con la deliberazione n. 15/4 del 21 marzo 2017 sono state
approvate le linee guida del programma di accompagnamento all'esodo
e il piano di politiche attive dei lavoratori del Parco geominerario
storico e ambientale della Sardegna" in attuazione delle
disposizioni contenute nell'articolo 2 della legge regionale n. 34
del 2016;
- tale provvedimento si inquadra nel contesto delle iniziative
finalizzate al graduale svuotamento del bacino dei lavoratori in
stretta collaborazione con i territori e le comunità rientranti nel
parco;
acclarato che con tale normativa, nelle more della procedura di
scelta dell'aggiudicatario del piano per i lavoratori del Parco
geominerario della Sardegna, è stato approvato il finanziamento di
un intervento a regia regionale, con lo scopo di salvaguardare,
anche attraverso misure di politica attiva del lavoro, i livelli
occupazionali dei lavoratori impiegati per l'attuazione della
convenzione ATI-IFRAS, scaduta il 31 dicembre 2016, al quale è
seguito l'atto di indirizzo, approvato dalla Giunta regionale con la
deliberazione n. 3/1 del 13 gennaio 2017;
evidenziato che:
- la Giunta regionale ha incaricato IN.SAR. Spa, società in house
della Regione,che svolge la funzione di assistenza tecnica ed eroga
servizi nell'ambito delle politiche del lavoro, di predisporre e
attuare un "Programma per l'accompagnamento all'esodo pensionistico
dei lavoratori" in possesso dei requisiti secondo la normativa
vigente;
- il programma dovrà individuare e definire diverse possibili forme
di incentivazione economica che tengano conto delle condizioni
oggettive e delle aspirazioni dei singoli individui, secondo le
seguenti tipologie: incentivo al pensionamento, incentivo
all'anticipo pensionistico, incentivo "una tantum" alla fuoriuscita
dal bacino, incentivo all'autoimpiego;
appreso che:
- in base ai provvedimenti dell'esecutivo la società in house Igea
potrà avvalersi delle professionalità dei lavoratori del Parco
geominerario;
- per l'individuazione del soggetto a cui verrà affidata
l'esecuzione del piano per i lavoratori del Parco geominerario, Igea
è stata autorizzata all'assunzione a tempo determinato di massimo
118 lavoratori su base media annuale, attraverso selezione a
evidenza pubblica da effettuarsi, in collaborazione con l'agenzia
Aspal, al fine di individuare le figure professionali necessarie per
eseguire i lavori previsti;
sottolineato che la società in house IN.SAR Iniziative Sardegna Spa
ha in corso di pubblicazione, così come previsto dalla deliberazione
della Giunta regionale n. 15/4 del 21 marzo 2017 avente a oggetto:
Linee guida del "Programma di accompagnamento all'esodo e Piano di
Politiche attive dei lavoratori del Parco geominerario storico e
ambientale della Sardegna" in attuazione delle disposizioni
contenute nell'articolo 2 della legge regionale n. 34 del 22
dicembre 2016, apposito avviso pubblico per l'individuazione dei
soggetti, rientranti nell'ambito del bacino degli ex lavoratori
dell'ATI-IFRAS, che potranno usufruire degli incentivi economici
previsti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 15/4 del
2017;
appurato che era stato promesso un intervento risolutivo per la
vertenza dei dipendenti del Parco geominerario, ma a distanza di
mesi il piano di riassorbimento dei lavoratori arranca e che
l'occupazione del comune di Gonnesa, con un presidio che va avanti
dalla scorsa settimana, è solo l'ultimo segnale di insofferenza per
una vertenza che appare ancora lontana da una soluzione definitiva;
rammentato che:
- da gennaio i lavoratori sono stati messi in Naspi, di fatto una
cassa integrazione mascherata, con un'indennità di disoccupazione da
attribuire ai dipendenti;
- è inaccettabile che questi operai, che vantano una professionalità
all'interno dei diversi settori, da quello ambientale sino al
comparto turistico e culturale siano rimasti senza un lavoro e privi
di una prospettiva per il futuro;
constatato che:
- la situazione, ormai grottesca, segnala un'incapacità evidente di
trovare una strada per il riassorbimento degli operai;
- è necessaria una via d'uscita condivisa con un percorso mirato a
valorizzare le professionalità all'interno del Parco geominerario,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e
sicurezza sociale per sapere:
1) se non appaia urgente e opportuno avviare tutte le opportune
decisioni per il riassorbimento dei lavoratori del Parco
geominerario storico e ambientale della Sardegna in base alla
procedura iniziata con legge regionale 22 dicembre 2016, n. 34;
2) se la deliberazione n. 15/4 del 21 marzo 2017 "Linee guida del
Programma di accompagnamento all'esodo e Piano di Politiche attive
dei lavoratori del Parco Geominerario" abbia prodotto i risultati
sperati e auspicati in merito all'esodo di una parte dei lavoratori,
al reinserimento presso la società Igea e al ricollocamento presso
gli enti locali;
3) se non sia indispensabile provvedere all'immediato pagamento
delle spettanze ancora dovute ai lavoratori dell'ente in argomento;
4) se non risulti necessario un incontro urgente con i dipendenti
che dalla scorsa settimana occupano la sala consiliare del Comune di
Gonnesa.
Cagliari, 3 maggio 2017