CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 294/A
INTERPELLANZA RUBIU sulle eccessive tempistiche delle liste d'attesa nelle strutture sanitarie del Sulcis Iglesiente e sulla riduzione dei servizi essenziali negli ospedali del territorio.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- nel mese di gennaio 2017, gli organi di stampa locali hanno
divulgato i dati dell'ultimo dossier sul sistema sanitario della
Sardegna nel 2015, stilato dall'Agenzia nazionale per i servizi
sanitari regionali (Agenas);
- il documento fotografa una situazione preoccupante in alcuni
territori dell'isola inerente l'incremento delle tempistiche delle
liste d'attesa per alcune prestazioni specialistiche;
osservato che il Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente ha
recentemente posto in evidenza le criticità della sanità locale, che
soffre un allungamento dei tempi di attesa per i pazienti e che tale
dilatazione temporale è dovuta a un'insufficienza delle
professionalità che svolgono prestazioni sanitarie e offrono quindi
uno dei servizi pubblici più importanti per le comunità, alimentando
il circolo vizioso delle inefficienze dell'apparato sanitario
regionale;
sottolineato che:
- il record delle liste d'attesa nei presidi ospedalieri è nel
Sulcis Iglesiente, dove si registrano medie di attesa che vanno dai
quattro ai sei mesi per gli esami specialistici;
- tale situazione crea delle condizioni sempre più preoccupanti per
i pazienti, che vedono un grosso rischio per la difesa della propria
salute, uno dei diritti più importanti sanciti dalla Carta dei
diritti umani del 1948 e dall'articolo 32 della Costituzione;
asseverato che:
- tra le prestazioni "impossibili" spicca oculistica, i cui esami
sono disponibili da ottobre, mentre sono necessari sei mesi per un
esame cardiologico e per una risonanza magnetica;
- risultano invece fuori agenda, con date incerte e teoriche, le
prenotazioni nei reparti di reumatologia per le ecografie e per le
mammografie;
- "le visite" è la risposta dei cup sul territorio "non sono in
prenotazione nelle strutture di Iglesias e Carbonia";
verificato che lo stato di difficoltà si allarga dal CTO di Iglesias
al Sirai di Carbonia, passando per il presidio ospedaliero Santa
Barbara; un vero e proprio disastro, che si riflette negativamente
sugli utenti e, in particolare, sulle fasce svantaggiate della
popolazione;
visto che:
- tali disagi costringono gli utenti del Sulcis Iglesiente a
rivolgersi sempre più spesso alle strutture private a pagamento; una
condizione che solo pochi sono in grado di sostenere, visti i costi
elevati;
- ciò rappresenta il più grande fallimento della sanità pubblica
regionale, la quale pesa come un vero colosso nel bilancio, ma che
non è in grado di offrire un servizio accettabile nei territori;
rimarcato che le liste di attesa rappresentano un fenomeno percepito
dai cittadini e dai pazienti come una forte criticità dei moderni
sistemi sanitari, in quanto compromette l'accessibilità e la
fruibilità delle prestazioni da erogare e che il loro abbattimento,
dovrebbe essere l'obiettivo prioritario per l'Azienda unica
sanitaria, mentre invece, la nuova realtà concepita dall'esecutivo
pare sia orientata solo a progettare tagli che a loro volta
incrementano inefficienze e inefficacia delle prestazioni offerte;
appurato che tali emergenze paiono da attribuire al progressivo
ridimensionamento, per effetto dei tagli e delle misure di spending
review, dei servizi erogati dai piccoli-medi ospedali in attività
nelle zone interne dell'isola, con una riforma incentrata
maggiormente sui risparmi lineari (senza tenere conto delle priorità
sui territori) e non sul potenziamento dei servizi;
ricordato che la riduzione delle attività svolte, nonché del
personale operativo delle zone interne ha di fatto subito
un'accelerazione anche a seguito del riordino della rete ospedaliera
regionale proposta dalla Giunta regionale;
atteso che il reparto di cardiologia situato presso il Sirai di
Carbonia, lamenta delle gravi carenze di organico che si traducono
inevitabilmente sull'allungamento delle liste d'attesa diventato
ormai insostenibile;
tenuto conto che, peraltro, nel territorio del Sulcis Iglesiente
sono disponibili numerose figure professionali mediche e
assistenziali che sono tutt'ora in attesa di occupazione e, quindi
di fatto, il riordino della sanità alimenta due inefficienze e due
condizioni sociali di estrema gravità,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e assistenza sociale per sapere:
1) quali iniziative intendano assumere per ridurre le liste
d'attesa, sempre più frequenti in alcuni reparti, per le visite
specialistiche nelle strutture sanitarie del Sulcis Iglesiente;
2) quali concomitanti interventi siano stati predisposti per
l'istituzione di un moderno reparto di cardiologia presso il
presidio del CTO di Iglesias, visto che il servizio all'interno del
Sirai di Carbonia si sta rivelando sempre più inadeguato e
insufficiente ad accogliere le richieste provenienti dal territorio;
3) se non ritengano di dover attentamente revisionare il piano di
riordino sanitario, incentrando una maggiore attenzione sulle
strutture dei centri ritenuti più marginali, considerate anche le
difficoltà per raggiungere gli altri poli ospedalieri della Sardegna
con infrastrutture stradali inadeguate;
4) se siano stati verificati tutti i riflessi di carattere sociale e
le ricadute negative sulla riduzione dei servizi sanitari sul
territorio, vista anche l'incidenza dell'invecchiamento in alcune
parti del territorio isolano che dovrebbe tradursi nel potenziamento
dei poli sanitari e in un adeguato livello di assistenza;
5) se si possano trovare, in concerto anche con altri assessorati,
soluzioni tali per cui si possano impiegare figure professionali già
formate e presenti nei territori, uniche forze che possono anche
fronteggiare i gravi problemi relativi le liste d'attesa.
Cagliari, 10 aprile 2017