CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 279/A
INTERPELLANZA MORICONI - COZZOLINO - DERIU - FORMA - MELONI - PISCEDDA - SOLINAS Antonio sul contenimento della spesa pubblica a seguito dell'avvio del processo di riforma del sistema sanitario regionale in attuazione delle leggi regionali n. 23 del 17 novembre 2014 e n. 17 del 27 luglio 2016.
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I sottoscritti,
premesso che i principi su cui si basano le leggi regionali n. 23
del 17 novembre 2014 e n. 17 del 27 luglio 2016, concernenti materia
di riforma e adeguamento dell'assetto istituzionale e organizzativo
del sistema sanitario regionale, finalizzano l'azione politica e
amministrativa degli organi di governo regionali competenti al
miglioramento della qualità e dell'adeguatezza dei servizi sanitari
e socio-sanitari in ogni territorio, oltreché alla "riduzione del
disavanzo della spesa sanitaria, in applicazione della normativa
nazionale in materia di fabbisogni e costi standard";
visto il comma 7 dell'articolo 9 della legge regionale n. 23 del
2014, in cui è stabilito che i compensi spettanti ai commissari
straordinari sono quelli stabiliti dalla vigente normativa per i
direttori generali delle aziende sanitarie della Regione, a
eccezione dell'emolumento integrativo di risultato;
considerato che:
- così come risulta dai contratti pubblicati nel sito ATS Sardegna -
sezione amministrazione trasparente, la spesa complessiva per gli
incarichi amministrativi di vertice, prima dell'entrata in vigore
della legge regionale n. 17 del 2016, risultava ammontare
complessivamente in circa 4.230.000 euro, ripartiti tra i direttori
generali, sanitari e amministrativi incaricati nelle 11 aziende
sanitarie della Sardegna;
- di tali 4.230.000, l'incremento dei costi reali necessari per il
pagamento delle maggiori competenze spettanti ai dirigenti, tutti
interni, nominati ai vertici amministrativi delle aziende sanitarie
della Regione prima dell'entrata in vigore della legge regionale n.
17 del 2016, è calcolato in un importo stimato in circa 423.000
euro, equivalente a circa il 10 per cento in più rispetto agli
emolumenti, stabiliti dal CCNL comparto sanità, dovuti agli stessi
dirigenti già in servizio presso il sistema sanitario regionale;
viste:
- la deliberazione n. 51/1 del 23 settembre 2016, con cui la Giunta
regionale ha stabilito in 200.000 euro il trattamento economico del
direttore generale dell'ATS e in 1 il valore del coefficiente
dell'ATS in relazione al quale sono determinati i coefficienti delle
altre aziende sanitarie e quindi anche le retribuzioni dei
rispettivi vertici amministrativi incaricati, secondo un calcolo
graduato in relazione a parametri relativi al numero di assistiti,
di posti letto e al numero di dipendenti, per tipologia di azienda
sanitaria;
- la deliberazione n. 68/8 del 20 dicembre 2016, con cui la Giunta
regionale ha approvato la tabella relativa ai coefficienti e ai
parametri per il trattamento economico dei direttori delle aree
socio-sanitarie locali, in attuazione all'articolo 5, comma 3, della
legge regionale n. 17 del 2016 in cui è stabilito che il trattamento
economico dei direttori delle aree socio-sanitarie locali è
determinato dalla Giunta regionale in misura non superiore al 70 per
cento del trattamento economico del direttore generale dell'ATS,
graduato in relazione a parametri relativi all'estensione
territoriale delle aree socio-sanitarie locali, al numero di
assistiti, di posti letto e al numero di dipendenti afferenti al
territorio di riferimento, con cui si calcola che il costo
complessivo della remunerazione degli otto direttori di ASSL ammonta
a 1.086.000 euro;
determinato in 3.364.000 euro circa, l'ammontare complessivo dei
costi necessari per la retribuzione dei vertici amministrativi delle
4 aziende sanitarie della Sardegna istituite ai sensi della legge
regionale n. 17 del 2016, comprensivo oltre che degli emolumenti dei
direttori generali, anche di quelli dei direttori sanitari e
amministrativi e delle remunerazioni dei direttori delle ASSLL
dell'ATS;
considerato che:
- a partire dal 1° gennaio 2017, tra gli incaricati ai vertici
amministrativi delle aziende sanitarie della Sardegna, figurano 5
nuovi dirigenti, esterni al sistema sanitario regionale sardo;
- tali nuovi dirigenti producono un incremento dei costi al sistema
sanitario della Regione Sardegna stimato in circa 1.013.000 euro;
- i restanti incaricati ai vertici amministrativi delle aziende
sanitarie della Sardegna, in quanto dirigenti interni, determinano
un incremento dei costi calcolato in circa euro 235.000, equivalente
a circa il 10 per cento in più rispetto agli emolumenti loro dovuti
dal sistema sanitario regionale e stabiliti dal CCNL
comparto-sanità, a prescindere dall'incarico ricevuto;
- sulla base delle valutazioni sin qui esposte, l'incremento
complessivo dei costi reali per il pagamento delle maggiori
competenze spettanti ai dirigenti sia interni che esterni nominati
ai vertici amministrativi delle aziende sanitarie della Regione in
attuazione della legge regionale n. 17 del 2016, è calcolato in un
importo stimato in circa 1.248.000 euro;
ricordato che, così come in premessa, l'incremento complessivo dei
costi reali per il pagamento delle maggiori competenze spettanti ai
dirigenti, tutti interni, nominati ai vertici amministrativi delle
aziende sanitarie della Regione prima dell'entrata in vigore della
legge regionale n. 17 del 2016, è calcolato in un importo stimato in
circa 423.000 euro;
calcolata in 825.000 euro circa la differenza tra (1.248.000 euro) i
maggiori costi necessari per il pagamento delle competenze spettanti
ai dirigenti incaricati ai vertici amministrativi delle aziende
sanitarie della Sardegna a decorrere dal 1° gennaio 2017, in
attuazione della legge regionale n. 17 del 2016, e (423.000 euro)
quelli sostenuti sino a tutto il 2016,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale per sapere:
1) in relazione alle sue dichiarazioni rilasciate con nota stampa a
partire dal 25 gennaio 2017 e successive interviste e comunicati,
sulla base di quali ragionamenti e calcoli abbia stimato il
risparmio di circa due milioni di euro di retribuzioni per pagare i
manager della sanità, rispetto al passato, a carico del sistema
sanitario della Sardegna;
2) se risulta che l'incremento dei costi reali per il pagamento
delle maggiori competenze spettanti ai dirigenti, tutti interni,
nominati ai vertici amministrativi delle aziende sanitarie della
Regione prima dell'entrata in vigore della legge regionale n. 17 del
2016, sia stimato in circa 423.000 euro;
3) se risulta che i nuovi dirigenti esterni, incaricati ai vertici
amministrativi a far data dal 1° gennaio 2017, producano un
incremento dei costi al sistema sanitario della Regione di circa
1.013.000 euro;
4) se, sulla base delle valutazioni esposte sin qui, risulta che
l'incremento complessivo dei costi reali per il pagamento delle
maggiori competenze spettanti ai dirigenti sia interni che esterni
nominati ai vertici amministrativi delle aziende sanitarie della
Regione in attuazione della legge regionale n. 17 del 2016, ammonta
a una cifra intorno al 1.248.000 euro;
5) se, verificato tutto ciò, risulta che per pagare i manager della
sanità, rispetto al passato, occorrano circa 825.000 euro in più da
caricare sul bilancio del sistema sanitario della Sardegna.
Cagliari, 3 febbraio 2017