CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 277/A
INTERPELLANZA RUBIU - OPPI, sui danni provocati in diversi centri del Sulcis Iglesiente dalla tempesta di vento, pioggia e grandine dello scorso 21 gennaio 2017.
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I sottoscritti,
premesso che:
- lo scorso 21 gennaio, si è abbattuta anche su diversi centri del
Sulcis Iglesiente una bufera con forti venti, piogge e grandinate
che hanno generato danni e disastri su tutto il territorio;
- con la conta dei danni ancora in corso, è ormai certo che i
disastri maggiori si sono verificati a Narcao, Giba e Masainas, dove
il ciclone ha spazzato via diverse attività agricole (dai campi di
carciofi sino ad alcune colture orticole a campo aperto),
spingendosi poi su diverse abitazioni del paese e mettendo a
soqquadro una grande fetta di strutture pubbliche;
- anche le coltivazioni ortive, frutticole, viticole dei comuni di
Iglesias, Villamassargia, Domusnovas e Musei sono state di fatto
rase al suolo soprattutto dalle intense grandinate, con la
devastazione di diverse strutture al servizio delle aziende;
- disagi si sono verificati anche a Sant'Antioco, con una violenta
mareggiata che ha messo a soqquadro alcune strutture sul lungomare,
con pontili sradicati e altri impianti di servizio danneggiati;
- l'allarme maltempo si è poi esteso nelle due principali città del
territorio, Iglesias e Carbonia, con alberi danneggiati in gran
parte dei due centri e arredo urbano rovinato in gran parte dal
forte vento;
- anche nelle campagne di Bacu Abis e Cortoghiana si registrano
danni e disastri nelle aziende rurali;
sottolineato che, in seguito a un immediato sopralluogo effettuato
in alcune zone rurali e in diverse aziende agricole, in particolare
nei poderi di Narcao, Giba e Villamassargia, per cercare di fare una
prima stima dei danni provocati del maltempo, si è riscontato che
centinaia di ettari di terreni orticoli in campo aperto sono stati
devastati dal vento e dalla grandine con conseguente perdita delle
produzioni invernali;
preso atto che:
- tale situazione è desolante in quanto il ciclone ha
devastato e prodotto danni irrecuperabili, distruggendo così mesi e
mesi di duro lavoro proprio nel momento in cui gli operatori
agricoli stavano per raccogliere il frutto delle loro fatiche;
- l'agricoltura rappresenta per la grande fetta delle famiglie del
territorio la principale risorsa economica e dunque l'attuale
condizione di crisi provocherà riflessi negativi per tutta la
filiera produttiva tipica del Sulcis Iglesiente;
osservato che, per far fronte all'attuale momento di difficoltà del
settore, sono necessari immediati interventi da parte della Regione,
al fine di avviare da subito un'urgente quantificazione dei danni
per certificarne la portata, perimetrando quindi le aree coinvolte e
definendo le opportune misure di sostegno;
atteso che, in diverse situazioni assimilabili, non è stato
riconosciuto lo stato di calamità naturale in quanto le istituzioni
regionali e statali fanno leva sui rimborsi erogati dalle compagnie
assicurative senza considerare che i massimali assicurati per le
garanzie legate alle polizze del comparto (a riguardo dei fenomeni
di natura atmosferica) hanno nella maggior parte dei casi un valore
percentuale che non consente di ottenere un rimborso pari al valore
complessivo delle perdite;
appreso che la Regione si sta già attivando per verificare i danni
prodotti dalla tempesta su tutta la Sardegna,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali interventi si intendano adottare, considerata l'importanza
che la filiera agricola del Sulcis Iglesiente ha su tutto il
territorio regionale, per fronteggiare i danni prodotti dalla
tempesta dello scorso 21 gennaio;
2) se non ritengano di dover intervenire immediatamente dichiarando
lo stato di calamità naturale per tali territori e
individuando misure urgenti di sostegno, anche con stanziamenti
finanziari straordinari necessari a far fronte ai disastri subiti
dalle aziende;
3) quali siano le misure previste per dare un ristoro al comparto
agricolo e agli enti locali per la devastazione di diverse strutture
pubbliche in alcuni centri abitati.
Cagliari, 1° febbraio 2017