CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 268/A
INTERPELLANZA RUBIU sull'ulteriore rinvio per la presentazione delle domande per la sottomisura 6.1 (Aiuti all'avviamento di imprese per i giovani agricoltori) e Pacchetto giovani, che rischia di penalizzare diversi giovani agricoltori.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- con decreto n. 33/DecA/1 del 12 gennaio 2017, avente a oggetto
Programma di sviluppo rurale 2014/2020 - Slittamento dei bandi della
sottomisura 6.1 e "Pacchetto giovani", si è deciso di allungare il
periodo di presentazione delle domande di sostegno a valere sui
bandi della sottomisura 6.1 e "Pacchetto giovani", con un ulteriore
proroga; le domande partiranno, infatti, dal 31 gennaio 2017 e
potranno essere presentate sino al 28 febbraio 2017;
- è necessario rappresentare il reale stato della situazione
relativa al Piano di sviluppo rurale, con diverse criticità e
difficoltà che si sono susseguite sulle procedure di presentazione
delle domande, intoppi che hanno prodotto inevitabilmente dei
riflessi negativi sull'elaborazione dei progetti;
- con determinazione dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e
riforma agropastorale n. 19490/688 del 5 dicembre 2016, è stato
approvato il Programma di sviluppo rurale 2014/2020 - sottomisura
6.1 - Aiuti all'avviamento di imprese per i giovani agricoltori
modalità semplice (non attuata nell'ambito del Pacchetto giovani) -
Bando 2016, il bando è stato poi pubblicato lo scorso 5 dicembre con
decreto n. 2690/DecA/64 del 1° dicembre 2016;
- con determinazione dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e
riforma agropastorale n. 19488/687 del 5 dicembre 2016, poi
modificata con determinazione n. 20978/773 del 28 dicembre 2016, è
stato approvato il Programma di sviluppo rurale 2014/2020 -
Sottomisura 6.1 - Aiuti all'avviamento di imprese per i giovani
agricoltori modalità semplice - Pacchetto giovani - Bando 2016; il
bando è stato poi pubblicato lo scorso 5 dicembre con decreto n.
2690/DecA/64 del 1° dicembre 2016;
rimarcato che:
- tali bandi, fortemente attesi dal mondo delle campagne, sono stati
pubblicati in forte ritardo secondo la tabella di marcia, ma in
realtà nascondono una vera e propria beffa in quanto rischiano di
tagliare fuori una platea consistente di destinatari delle risorse
relative al pacchetto giovani; la fretta è stata dettata solo
dall'esigenza di recuperare il tempo perso sulla spesa dei fondi
strutturali, senza però tenere conto delle difficoltà degli
applicativi;
- anche le organizzazioni professionali avevano suggerito alla
struttura di procedere con ordine e, soprattutto, quando tutto il
sistema operativo sarebbe stato funzionante e accessibile;
osservato che:
- gli stanziamenti sul primo insediamento in agricoltura riguardano
i giovani sino al compimento del 41esimo anno di età, alla
pubblicazione del bando; con il nuovo rinvio al 31 gennaio, il terzo
slittamento dal mese di agosto 2016, dell'apertura del bando dei
giovani imprenditori, si nega la possibilità di accedere ai
finanziamenti del piano di sviluppo rurale a tutti quei giovani
imprenditori che avranno compiuto 41 anni di età a quella data;
- in questo modo sono state tradite le aspettative di una fascia
consistente di ragazzi; la Sardegna diventa così ultima in Italia
nella pubblicazione dei bandi, la Regione meno virtuosa per
l'accesso ai finanziamenti;
- tali ritardi e le anomalie nella proceduta rischiano di vanificare
l'enorme mole di investimenti destinati ai giovani aspiranti
agricoltori;
- da un'indagine effettuata tra diversi studi professionali, si
ipotizza che almeno 500 giovani imprenditori vedranno sfumare questa
grande opportunità, un sogno destinato a diventare utopia per le
lungaggini delle procedure;
sottolineato che:
- sono state segnalate ormai da tempo le difficoltà della
programmazione regionale dovuta a un'impostazione macchinosa e
incapace di fungere da volano per le imprese agricole,
preoccupazioni che si sono purtroppo dimostrate fondate, se ancora
oggi permangono complicazioni di vario genere;
- una fetta consistente di giovani agricoltori, per i termini non
rispettati del bando, si troveranno a dover rinunciare alla
presentazione delle domande non possedendo i requisiti necessari e
pur avendo preparato i relativi progetti;
- tutto ciò comporta un duplice rischio: da un lato si accentua
l'emarginazione dell'agricoltura nel contesto dell'economia
regionale, dall'altro si inizia ad accumulare un pericoloso ritardo
nella distribuzione dei fondi europei, che, se non utilizzati in
tempo utile, andranno definitivamente persi;
appurato che:
- i bandi, pur essendo a sportello, in realtà sono con scadenza
immediata, in quanto la somma complessiva stanziata incrocia le
esigenze per le domande arrivate sino a esaurimento dei fondi a
disposizione;
- la cifra rischia di essere esigua rispetto alle istanze pervenute,
visto che il bando relativo alle diverse misure, tanto pubblicizzato
dall'assessorato all'agricoltura, ha prodotto troppe e molteplici
aspettative;
appreso, peraltro, che si assiste alla confusione più totale con i
progettisti e, soprattutto, i giovani imprenditori, che non trovano
risposte dagli uffici regionali riguardo la predisposizione e la
presentazione delle domande;
ritenuto che diventa, dunque, difficile operare con le giuste
procedure, vista la ristrettezza dei professionisti incaricati e
l'attuale impossibilità di operare per la mancanza completa di
applicativi informatici per la gestione di tutta la macchina
operativa di caricamento delle domande, istruttoria delle stesse con
successiva assegnazione dei fondi alle aziende; non basta la
pubblicazione dei bandi per far arrivare le tanto agognate risorse
alle aziende,
tenuto conto che è bastata la sola pubblicazione dell'apertura dei
bandi per alimentare una forte aspettativa presso le aziende la
quale è andata oltre la possibilità di attuazione della stessa;
infatti in base a quanto riportato sul bando il sistema di funzione
dello stesso è fortemente legato al funzionamento del sistema
informatico;
preso atto che la mancanza degli applicativi impedisce di fatto la
presentazione delle domande di aiuto e quindi l'erogazione di
finanziamenti utili per le aziende agricole, con una palese
penalizzazione per i giovani impossibilitati ad accedere alle
risorse;
riscontrato che tali bandi potrebbero aprire lo spazio a nuovi
scenari per l'agricoltura isolana, con investimenti e risorse utili
al rilancio del comparto, ancora oggi schiacciato da una crisi che
appare senza soluzione;
rilevato che:
- servono, dunque, risposte certe e immediate;
- sarebbe necessario porre fine a questo ridicolo teatrino e
organizzare al meglio il sistema informatico regionale per evitare
che i giovani sardi e l'agricoltura possano perdere questa tanto
attesa opportunità,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'agricoltura e riforma agropastorale per sapere:
1) quali soluzioni intendano adottare per non rischiare l'ennesimo
flop sui bandi dedicati al primo insediamento in agricoltura dei
giovani, visto che, con il nuovo rinvio al 31 gennaio, si
penalizzano diversi ragazzi che ormai hanno raggiunto il 41esimo
anno di età;
2) quali concomitanti interventi sono stati predisposti per
scongiurare altre difficoltà relative agli applicativi e al sistema
di presentazione delle domande;
3) se non ritengano di dover attentamente revisionare il bando
relativo ai finanziamenti per la misura 6.1 inerente gli aiuti
all'avviamento di imprese per i giovani agricoltori nell'ambito del
PSR 2014-2020;
4) se siano stati verificati tutti i riflessi di carattere economico
e le ricadute positive nell'elaborazione di tali bandi, per
agevolare la presentazione delle domande da parte dei giovani
agricoltori e dei professionisti incaricati con procedure snelle e
semplificate.
Cagliari, 17 gennaio 2017