CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 265/A
INTERPELLANZA OPPI - RUBIU - PINNA Giuseppino - MARRAS - PIZZUTO sulla situazione di precarietà in cui versano le strutture complesse dell'Azienda ospedaliera Brotzu e sulla decisione di bandire la selezione per la copertura del posto di direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia del Presidio ospedaliero San Michele.
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I sottoscritti,
premesso che:
- la legge regionale n. 23 del 2014 (Norme urgenti per la riforma
del sistema sanitario regionale. Modifiche alle leggi regionali n.
23 del 2005, n. 10 del 2006 e n. 21 del 2012) ha, tra l'altro,
previsto l'incorporazione degli ospedali Businco e Microcitemico,
già facenti parte dell'ASL n. 8, nell'Azienda ospedaliera Brotzu e,
in tal senso, la deliberazione n 33/27 del 30 giugno 2015 della
Giunta regionale ha eseguito tale norma;
- la legge regionale n. 23 del 2014 prevedeva anche la nomina dei
commissari straordinari delle aziende sanitario-ospedaliere e
ospedaliero-universitarie e imponeva ai nominati commissari
straordinari di redigere e approvare un piano di riorganizzazione e
riqualificazione dei servizi sanitari, secondo le previsioni della
legge, per uno specifico progetto di scorporo e riconversione, per
trasferire le attività individuate ai costituendi ospedali di
comunità, alle case della salute ed all'AREUS;
- in attuazione di questi principi, la Giunta regionale ha adottato
la deliberazione n. 23/7 del 12 maggio 2015, contenente "Indicazioni
operative agli enti ed aziende del Servizio Sanitario Regionale in
materia di contenimento della spesa relativa al personale, piano di
superamento del precariato, proroga graduatorie concorsuali e
attivazione procedure di mobilità ex art. 30 D.Lgs. n. 165/2001"; in
tale deliberazione la Giunta regionale dispone, in particolare che:
"l'attivazione delle procedure di reclutamento speciale (...) non
potrà prescindere dall'adozione di preventivi provvedimenti
regionali volti:
- alla rideterminazione della rete ospedaliera e territoriale, anche
attraverso la programmata riduzione del numero delle aziende
sanitarie locali;
- alla successiva riprogrammazione del fabbisogno di personale,
attraverso la comparazione tra le risorse umane risultanti all'esito
della predetta rideterminazione e quelle effettivamente necessarie;
- alla valutazione delle risorse finanziarie disponibili.";
- in forza dei richiamati disposti normativi deve ritenersi che l'AO
Brotzu non possa procedere a nuove assunzioni se non dopo aver
completato il processo di rideterminazione della rete ospedaliera,
ancora in atto; solo dopo questo procedimento, infatti, alcune
strutture saranno soppresse ed altre accorpate;
- attualmente l'AO Brotzu (che sarà qualificata come DEA di II
livello e HUB e valorizzata come polo ospedaliero-universitario che
potrebbe essere riconosciuto come IRCCS), conta circa ben 15
strutture complesse (alcune delle quali estremamente rilevanti, come
oncologia medica, radioterapia, anestesia e rianimazione, tanto per
citarne alcune), che sono rette da cosiddetti "facenti funzione";
- l'AO Brotzu ha richiesto una deroga per l'effettuazione di una
selezione solo per ricoprire il posto vacante di direttore della
struttura complessa di ostetricia e ginecologia, il cui bando risale
al novembre del 2013; va ricordato che attualmente esistono ben due
direttori di struttura complessa di ostetricia e ginecologia e che è
più che verosimile che in sede di riorganizzazione le strutture
potrebbero essere, almeno parzialmente, accorpate;
- tale comportamento, in contrasto con la disciplina applicabile,
illogico ed irrazionale potrebbe indurre a ritenere che in effetti
dietro vi sia qualche altra esigenza da soddisfare; si ricorda a
questo proposito che la nuova disciplina in materia non si limita a
prevedere una mera valutazione di idoneità, ma richiede una
comparazione con attribuzione di punteggi;
- lo svolgimento delle procedure concorsuali per coprire i posti di
direttore di struttura complessa solleva anche altri problemi di
carattere generale: infatti nel bando è illegittimamente prevista
l'attribuzione di 35 punti su 100 per il curriculum e 60 punti su
100 per il colloquio; eppure la giurisprudenza consolidata insegna
che, per il rispetto dei principi generali di trasparenza, non
discriminazione e parità di trattamento, i punteggi debbono essere
attribuiti proporzionalmente ed il punteggio attribuito ad un solo
elemento non può essere tale da alterare il risultato, ovvero essere
di per sé solo in grado di determinarlo;
- pertanto, il previsto meccanismo è palesemente illegittimo,
essendo totalmente rimessa alla discrezionalità della commissione la
scelta; si è quindi in presenza di una violazione di tutti i
principi discendenti dall'articolo 97 della Costituzione;
- d'altro lato, deve rilevarsi che la scelta dei commissari deve
essere effettuata con meccanismi che ne garantiscano la genuinità; e
al proposito è ben noto che l'AO Brotzu non possedeva alcun software
specifico e certificato,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza delle questioni descritte;
2) se intendano intervenire per evitare che vengano posti in essere
atti palesemente illegittimi e comunque dannosi;
3) quali iniziative intendano assumere con immediatezza per
garantire l'eccellenza e la scientificità dell'AO Brotzu al fine di
assicurare effettivamente che i profili professionali di cui dovrà
dotarsi siano scelti non in contrasto con la disciplina applicabile,
in modo illogico ed irrazionale;
4) quale sia l'idea della Giunta regionale in merito alla
riorganizzazione sanitaria.
Cagliari, 9 gennaio 2017