CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 243/A
INTERPELLANZA RUBIU, sulla disposizione della "week surgery" per il Cto di Iglesias, con la sospetta morte di un paziente e diversi disservizi recati all'utenza.
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Il sottoscritto,
premesso che dallo scorso maggio 2016 è stata effettuata dalla ASL
n. 7 di Carbonia la riorganizzazione dell'ospedale Cto di Iglesias,
che opera in base al modello "week surgery" - ovvero una procedura
che prevede ricoveri di non più di cinque giorni per interventi
chirurgici di bassa e media complessità - declassando di fatto il
Cto a un centro ambulatoriale; con tale disposizione molti pazienti
sono dirottati verso il Santa Barbara; un passaggio fondamentale in
base alla deliberazione n. 38/12 del 28 luglio 2015 inerente il
"Programma di riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione
autonoma della Sardegna", poi attuata dagli atti della Azienda
sanitaria locale;
rilevato che il presidio ospedaliero del Cto è da considerare un
eterno cantiere; il Santa Barbara cade a pezzi, con diverse parti
della struttura senza la prevista sicurezza; un caseggiato
abbandonato a sé stesso da decenni; nessuna manutenzione è stata
fatta; con le disposizioni suddette poi è possibile il trasferimento
verso altri ospedali isolani a chilometri di distanza;
acclarato che già lo scorso mese un paziente, che ha subito un
intervento di protesi all'anca, è stato trasferito nel fine
settimana dal reparto di traumatologia del Cto di Iglesias al Sirai
di Carbonia, per poi fare ritorno al Cto il lunedì; un'odissea
assurda, che avrebbe potuto provocare gravi complicanze;
evidenziato che il comitato Uniti per la sanità ad Iglesias ha messo
più volte l'accento - con il sostegno delle forze sociali del
territorio - sui gravi rischi di un declassamento del presidio
ospedaliero, sollecitando la classificazione della struttura come
ospedale di I livello (aperto 7 giorni su 7), e rivendicando per
tutto il Sulcis Iglesiente una sanità adeguata e rispettosa
dell'articolo 32 della Costituzione italiana;
appreso che gli scorsi giorni si è verificato poi il dramma di un
altro paziente, che è stato sottoposto ad un intervento chirurgico
al Cto di Iglesias, per essere poi sballottato al Santa Barbara al
fine di effettuare trattamenti non praticati; nel presidio del Cto è
stato infatti trasferito il reparto di chirurgia, ma non sono
presenti né la rianimazione né la dialisi, per cui il paziente è
stato sottoposto, grazie al week surgery, al trasferimento ad altro
complesso; la situazione si è complicata portando al decesso del
paziente;
osservato che le scelte operate dal commissario della ASL n. 7
stanno comunque determinando conseguenze gravi per i pazienti di
Iglesias, costretti ad essere spostati da una parte all'altra in
seguito alla riorganizzazione suddetta e, a volte, direttamente al
Sirai di Carbonia;
appurato che le rappresentanze sindacali unitarie hanno peraltro
manifestato il loro malcontento e la contrarietà verso il processo
di riorganizzazione dei servizi sanitari dell'azienda di Carbonia
Iglesias, che mette a repentaglio la vita dei pazienti costretti a
odissee senza senso;
tenuto conto che si vogliono scongiurare ulteriori disservizi e
disfunzioni dovute alla modifica organizzativa dei presidi
ospedalieri del territorio, declassificati al ruolo di erogatori di
servizi ai pazienti e ridotti per lo più a centri ambulatoriali;
sottolineato che con la legge sull'istituzione dell'Azienda
sanitaria unica regionale, approvata gli scorsi giorni, si prefigura
un'ulteriore riorganizzazione dell'ordinamento del comparto e si
paventano ulteriori drastici tagli ai servizi sanitari sul
territorio, con particolare riguardo alle aziende più periferiche
come il distretto di Carbonia - Iglesias;
atteso che sarebbe opportuno comprendere le conseguenze negative
delle riforme in ambito sanitario sugli ospedali delle realtà
interne della Sardegna;
preso atto che nelle strutture ospedaliere del Sulcis Iglesiente si
lamenta, soprattutto con l'arrivo delle ferie estive e delle
turnazioni, la carenza di personale medico e paramedico nelle
corsie;
rimarcato che sarebbe dunque necessario evitare un ulteriore
drastico depotenziamento delle strutture che provocherebbe la
desertificazione del territorio e la fuga dei dipendenti in altri
complessi sanitari;
riscontrato che si sta ormai mettendo a rischio l'intero apparato
sanitario del Sulcis Iglesiente, che da anni deve scontare uno stato
di abbandono senza fine, con strutture fatiscenti e reparti in
condizioni inadeguate;
rilevato che servono risposte certe ed immediate, con la tutela del
diritto alla salute per i cittadini del territorio del Sulcis e la
revisione della riorganizzazione ospedaliera del Cto di Iglesias che
ha già determinato casi di emergenza non più ammissibili,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se non sembri opportuno revisionare la riorganizzazione del Cto
di Iglesias con il modello "week surgery", evitando quindi disagi ai
pazienti;
2) se i casi dei pazienti trasferiti al Sirai e al Santa Barbara,
con il secondo episodio culminato nel decesso del malato, potessero
essere evitati o possano essere ricollegati alla modifica
dell'organizzazione ospedaliera, con la declassificazione del Cto;
3) quali percorsi si intendano attivare per non determinare un
decadimento delle prestazioni sanitarie nel territorio del Sulcis
Iglesiente, sempre più privato dei servizi essenziali.
Cagliari 2 agosto 2016