CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 231/C-2
INTERPELLANZA COMANDINI - UNALI sui gravi ritardi di erogazione delle somme dovute ai beneficiari per la realizzazione dei progetti di inserimento lavorativo Lav...Ora e 7 Petali di Loto.
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I sottoscritti,
premesso che:
- nell'anno 2013 l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e
dell'assistenza sociale, Direzione generale delle politiche sociali,
Servizio attuazione politiche sociali comunitarie, nazionali e
regionali, ha pubblicato l'avviso pubblico "Lav...Ora" progetti per
l'inclusione sociale POR FSE 2007/2013 Asse II "Occupabilità;
- nell'anno 2014, sempre l'Assessorato dell'igiene e sanità e
dell'assistenza sociale, ha pubblicato l'avviso 7 Petali di Loto
progetti finanziati con i fondi POR FSE Sardegna 2007/2013 Asse III
"Inclusione Sociale";
- i suddetti avvisi sono stati ideati con lo scopo di finanziare
progetti di avviamento, inserimento e accompagnamento al lavoro
attraverso la presa in carico di soggetti fragili che, per 12 e 6
mesi, dovevano essere inseriti presso aziende ospitanti in qualità
di tirocinanti;
evidenziato che:
- gli avvisi prevedevano che le società in possesso di determinati
requisiti potessero partecipare presentando dei progetti che,
qualora fossero stati ritenuti idonei al finanziamento, sarebbero
passate alla fase attuativa;
- per la realizzazione di ciascun progetto le società, poi
denominate beneficiari, dovevano:
- identificare il soggetto fragile, poi denominato destinatario,
analizzandone curriculum, aspirazioni, capacità e competenze;
- richiedere ad un soggetto istituzionale la certificazione
dell'appartenenza del destinatario a una delle categorie previste
dall'avviso;
- identificare un'azienda in grado di ospitare il destinatario e,
all'interno di essa, identificare una persona che accompagnasse il
destinatario all'inserimento lavorativo, il cosiddetto tutor
aziendale;
- redigere un progetto organico di inserimento, in accordo anche con
gli attori istituzionali che a vario titolo avevano in carico il
soggetto fragile;
- qualora il progetto fosse stato ritenuto ammissibile a
finanziamento, si passava alla fase attuativa e, durante il periodo
di inserimento, è stato necessario erogare, per ciascun progetto:
a) un rimborso mensile al tirocinante pari a 600 euro a fronte di un
impegno settimanale di 32 ore;
b) un rimborso mensile a ciascun tutor aziendale pari a 150 euro;
c) l'attivazione e il pagamento delle posizioni INAIL, l'acquisto di
eventuali dispositivi antinfortunistici (Dispositivi di protezione
individuali), l'attivazione e il pagamento delle polizze
assicurative, l'assunzione di eventuali educatori, la
predisposizione dei cedolini paga e conseguenti certificazioni
uniche finali, la formazione sui temi della sicurezza in azienda;
oltre alle spese appena elencate, definite "costi diretti", vi erano
tutta una serie di ulteriori incombenze amministrative a carico
delle aziende, definite "costi indiretti";
d) misure di conciliazione vita-lavoro per destinatarie e/o
destinatari con figli minori a carico;
- tutte le spese dovevano essere improrogabilmente sostenute entro
il 31 dicembre 2015, pena la non ammissibilità alla richiesta di
rimborso;
considerato che:
- le società che hanno attivato i progetti, così come previsto
dall'avviso Lav...Ora, hanno acceso delle polizze fidejussorie per
avere l'anticipo del 60 per cento necessario ad avviare ciascuno
degli inserimenti ammessi a finanziamento e tale prima anticipazione
è stata regolarmente erogata dalla Regione;
- per l'avviso 7 Petali di Loto la presentazione delle polizze
fidejussorie avrebbe consentito il ricevimento del 90 per cento di
acconto sul totale finanziato, ma diversi beneficiari, risultati
"non bancabili" hanno rinunciato all'acconto e hanno attinto alle
proprie risorse fiduciosi di un rapido recupero a presentazione
della rendicontazione a saldo;
- come previsto dal vademecum dell'operatore, sull'avviso Lav...Ora
a rendicontazione intermedia, da effettuare al raggiungimento del
tetto di spesa del 90 per cento sul primo acconto ricevuto (60 per
cento sul totale finanziato), era possibile richiedere l'erogazione
del secondo acconto del 30 per cento delle somme;
- alcune delle polizze fidejussorie sono state ritenute
inammissibili dagli uffici per il mancato inserimento delle agenzie
assicurative nell'elenco dei soggetti autorizzati a trattare con le
pubbliche amministrazioni predisposto dalla Banca d'Italia;
- tali agenzie risultano, in alcuni casi, le stesse presso le quali
erano state accese le polizze relative alla prima tranche di
finanziamento del 60 per cento, per cui non ci si spiega come mai
inizialmente siano state accettate, creando così una disparità di
trattamento;
precisato che alcuni beneficiari hanno presentato le polizze
fidejussorie nel periodo fra la fine di aprile e i primi di giugno
2015 e la risposta di diniego al pagamento da parte dell'Assessorato
è giunta il 5 agosto 2015, periodo nel quale, causa ferie e
chiusure, risulta piuttosto complicato contattare i vertici delle
società assicurative (si tenga presente che, viste le somme in
gioco, il singolo agente mandatario delle società assicurative non
aveva sufficiente autonomia decisionale e tutte le decisioni erano
demandate a gerarchie più alte, spesso a livello nazionale, con i
conseguenti tempi di realizzazione);
per quanto su esposto i beneficiari hanno dovuto necessariamente
accedere a linee di credito presso istituti bancari con conseguenti
ulteriori esborsi di denaro non rendicontabile;
precisato ulteriormente che alcuni beneficiari lamentano che, da
parte degli uffici competenti, siano state richieste alcune
integrazioni documentali non dovute e frutto di una cattiva
interpretazione della modulistica da loro stessi prodotta,
costringendo le società a sobbarcarsi ulteriore, inutile, lavoro
ovviamente non rendicontabile;
detto che:
- nonostante le numerose richieste di supporto da parte delle
società beneficiarie, le stesse si sono ritrovate, nei diversi step,
a dover affrontare molti ostacoli e problemi relativi alla gestione
dei progetti senza ricevere un adeguato supporto;
- anche la fase che riguarda la verifica delle rendicontazioni dei
progetti sta procedendo a singhiozzo, talvolta coinvolgendo i
beneficiari al di fuori dalla propria sede, costretti a spostarsi
con tutti gli incartamenti relativi ai progetti, sottoponendo quindi
le aziende a ulteriori gravami di lavoro sempre non rendicontabile;
- l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza
sociale ha imposto che tutti i progetti fossero rendicontati entro
il 29 febbraio 2016 dando quindi ai beneficiari al massimo due mesi
di tempo dopo il termine dei pagamenti, mentre da allora sono già
passati oltre tre mesi e l'Assessorato non manifesta la stessa
solerzia dei beneficiari poiché, al momento, non si sa ancora quando
termineranno le ispezioni documentali;
in conclusione possiamo affermare che emerge una grave empasse
operativa; se l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e
dell'assistenza sociale non ottempera in brevissimo tempo alle
proprie funzioni di verifica documentale, pur delegate a società
terze, ma comunque di propria competenza, e non eroga le somme
dovute ai beneficiari, rischia di creare gravissimo danno economico
alle aziende che hanno lavorato per la buona riuscita dei progetti
per la realizzazione dei quali hanno dovuto indebitarsi pesantemente
con l'accensione di mutui, per la gran parte con scadenza al 30
giugno 2016 e che, se non restituiti per tempo, potrebbero portare
anche alla chiusura dell'attività e alla perdita di beni
patrimoniali privati utilizzati come garanzia ipotecaria,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere
se siano a conoscenza di questa grave situazione e quali iniziative
intende assumere affinché l'Assessorato regionale dell'igiene e
sanità e dell'assistenza sociale definisca, quanto prima e in via
definitiva, le verifiche sulle rendicontazioni ed eroghi con urgenza
i pagamenti relativi ai progetti di inserimento lavorativo, a valere
sull'avviso pubblico Lav ...Ora e 7 Petali di Loto.
Cagliari, 22 giugno 2016