CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 222/A
INTERPELLANZA ZANCHETTA - COCCO Pietro - COCCO Daniele Secondo - DESINI - USULA - ANEDDA, sulla necessità di avviare iniziative volte a conseguire l'immediato commissariamento dell'Ente parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena e a sostenere il processo di valorizzazione e sviluppo dell'area protetta e del suo immenso patrimonio paesaggistico, ambientale e storico culturale, con un ruolo guida della Regione.
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I sottoscritti,
premesso che:
- l'ultimo consiglio direttivo dell'Ente parco di La Maddalena
regolarmente convocato per l'11 aprile 2016, ha rappresentato
l'ennesima manifestazione di gestione personalistica, lontana dalle
più elementari regole della pubblica amministrazione, fornendo una
rappresentazione indecorosa sotto il profilo istituzionale e del
contegno amministrativo;
- non è più rimandabile l'assunzione di un provvedimento come il
commissariamento dell'Ente alla luce di quanto sta accadendo
all'interno del direttivo del Parco nazionale dell'arcipelago di La
Maddalena;
- i conflitti tra presidente, direttore e membri del consiglio
direttivo, scaduti a livello di beghe di condominio, non permettono
una corretta e attenta gestione dell'ente, ormai inviso alla
popolazione e nel totale caos amministrativo e gestionale, come
dimostrano le altalenanti deliberazioni riguardanti le norme di
salvaguardia e i vincoli di tutela che si adottano, spesso
supportati da relazioni scientifiche discutibili;
rilevato che:
- lo stesso ragionamento va fatto per il "piano del parco",
strumento fondamentale di pianificazione, gestione e sviluppo, a
tutt'oggi ancora non adottato e oggetto di continue controversie
interne che pregiudicano anche lo sviluppo socio-economico
dell'arcipelago con pesanti riflessi sulla collettività;
- non è più accettabile che il Ministero dell'ambiente, organo di
indirizzo e controllo, anche delle sue rappresentanze periferiche,
possa permettere il mantenimento di un apparato dirigenziale che non
rappresenta le istituzioni, ma un gruppo autoreferenziale, capace
solo di consumare piccole vendette e ingenerare il caos
amministrativo e gestionale, pur avendo la responsabilità di
governare un territorio di pregio e una comunità che merita
rispetto;
sottolineato che
- il Parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena, istituito con
la legge n. 10 del 1994, è il primo parco nazionale della Sardegna,
l'unico in Italia costituito dall'intero territorio di un solo
comune;
- si estende su una superficie di circa 18.000 ettari che comprende
tutta l'area marina e terrestre dell'Arcipelago, con 7 isole
principali e una miriade di isole e isolotti, tutti appartenenti al
territorio del Comune di La Maddalena;
- l'Arcipelago, per la presenza di un habitat ricco di una
straordinaria biodiversità è stato inserito nella rete europea delle
aree naturali di eccellenza europea e costituisce sito di interesse
comunitario e zona di protezione speciale;
- l'area è inserita nel vasto progetto del Parco internazionale
delle Bocche di Bonifacio, area marina e terrestre di rilevanza
europea;
considerato che il Parco avrebbe dovuto rappresentare uno strumento
per favorire lo sviluppo sostenibile del territorio;
ritenuto che l'ambizioso progetto di valorizzazione ambientale,
sociale ed economica è fortemente in ritardo e rischia di essere
inficiato definitivamente;
evidenziato che:
- la gestione dell'Ente parco, la cui guida negli ultimi 10 anni è
rimasta immutata nelle mani della stessa persona, (con la sua nomina
prima a commissario straordinario nel 2006, a presidente il 31
maggio 2007 per effetto del decreto ministeriale DEC/DPN/976 e
riconferma con DEC/GAB/175 il 22 ottobre 2012 con scadenza nel
2017), ha determinato un progressivo allontanamento dai principi
ispiratori della legge quadro n. 394 del 1991 e successive modifiche
e integrazioni sulle aree protette, nonché la totale incapacità nel
raggiungimento delle finalità su cui si incardina la stessa legge;
- la decennale governance dell'ente ha determinato l'allontanamento
delle istituzioni locali, disattendendo via via più sfrontatamente
la necessaria pluralità e compartecipazione prevista dalla legge n.
394 del 1991 e successive modifiche e integrazioni, per cui: "nella
tutela e nella gestione delle aree naturali protette, lo Stato, le
regioni e gli enti locali attuano forme di cooperazione e di intesa
ai sensi dell'articolo 81 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e dell'articolo 27 della legge 8
giugno 1990, n. 142";
- non sono altresì mancati problemi strettamente inerenti le
capacità di gestione finanziaria dell'organo di indirizzo, che si
sono dimostrate insufficienti e inadeguate, tanto da determinare la
restituzione di centinaia di migliaia di euro di finanziamenti
ministeriali e comunali, già assegnati per la realizzazione di
progetti finalizzati alla valorizzazione dello sviluppo
ecosostenibile del parco;
- alcune vicende relative alla gestione degli ultimi anni sono
inoltre oggetto di accertamenti avviati dall'autorità giudiziaria,
con sequestro di atti e documenti relativi a interventi effettuati
dall'Ente parco;
- non é più rinviabile la necessità di restituire dignità
istituzionale all'Ente parco, trasformatosi nell'ultimo periodo in
un verminaio, come ampiamente riportato dalle cronache e come
testimoniato da una gestione allo sbando e ormai senza controllo;
- altrettanto urgente é il riconoscimento di un ruolo attivo al
comune che non può sopportare solo vincoli e limitazioni calati
dall'alto, talvolta con incompetenza e senza conforto scientifico,
(come nel caso delle relazioni tecniche che innalzavano i vincoli di
tutela nell'isola di Budelli) in modo da restituire la legittima
sovranità sul suo territorio alla comunità maddalenina che ne è
stata storica custode e ne ha consentito la preservazione fino ai
nostri giorni,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della difesa dell'ambiente per sapere se non ritengano
necessario e urgente:
1) porre in essere presso il Ministero dell'ambiente tutte le
iniziative volte a conseguire l'immediato commissariamento dell'Ente
parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena con un ruolo guida
della Regione;
2) avviare un tavolo di concertazione Regione, Ministero e Comune di
La Maddalena per addivenire alla nomina di un presidente dell'Ente
parco che sia espressione della comunità del parco.
Cagliari, 13 aprile 2016