CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 213/A
INTERPELLANZA RUBIU sui ritardi relativi all'erogazione dei premi comunitari spettanti alle aziende agricole sarde.
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Il sottoscritto,
premesso che il settore
agricolo isolano sta affrontando nuove realtà in termini di
evoluzione dei mer¬cati, norme commerciali internazionali,
preferenze dei consumatori, in aggiunta alla nuova situazione
generata dall'ampliamento che interesserà tanto i mercati agricoli
che le economie rurali; una mutazione prodotta soprattutto con la
riforma della Politica agricola comune (PAC), ovvero l'insieme delle
regole che l'Unione europea ha inteso darsi riconoscendo la
centralità del comparto agricolo per uno sviluppo equo e stabile dei
paesi membri;
rilevato che la PAC, ai sensi dell'articolo 39 del Trattato sul
funzionamento dell'Unione europea, persegue i seguenti obiettivi:
incrementare la produttività dell'agricoltura, assicurare un tenore
di vita equo alla popolazione agricola, stabilizzare i mercati,
garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, assicurare prezzi
ragionevoli ai consumatori; per il raggiungimento dei succitati
obiettivi sono stanziate delle risorse finanziarie destinate alle
aziende agricole isolane, per favorire lo sviluppo e
l'ammodernamento del mondo delle campagne;
evidenziato che la nuova politica di sviluppo rurale dell'Unione -
uno dei pilastri della PAC - è tesa alla creazione di un contesto
coerente e sostenibile per il futuro delle zone rurali al fine di
ripristinare e rafforzare la competitività, contribuendo in tal modo
al mantenimento dell'occupazione; l'intervento strutturale favorisce
la diversificazione e l'allargamento del tessuto economico nelle
zone rurali; esso tende a sfruttare il potenziale endogeno di queste
zone per creare nuovi posti di lavoro o dar vita a nuove fonti di
reddito supplementari, contribuendo in tal modo a stabilizzare la
popolazione, secondo i principi della multifunzionalità e
dell'efficienza;
appreso che sulle risorse comunitarie la Sardegna registra un
ritardo ormai cronico rispetto all'eroga¬zione dei contributi da
parte degli organismi pagatori; in particolare, rispetto
all'annualità 2015, si censiscono 16.491 domande presentate; sono
state istruite appena 4.221 pratiche, appena il 25 per cento del
totale;
sottolineato che sulle misure agro-ambientali - intese a favorire lo
sviluppo sostenibile delle zone rurali e a rispondere alla crescente
richiesta di servizi ambientali da parte della società - sono state
presentate 15.769 domande, con l'istruttoria completa di appena
3.811 pratiche, pari al 24 per cento e che sulla forestazione
risultano presentate 722 domande, con un iter concluso per 410
pratiche;
appurato che non esiste il programma relativo alle indennità
compensative, che consistono in un aiuto annuale per compensare gli
agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito causati
dagli svantaggi materiali che ostacolano la produzione agricola;
tenuto conto che, in relazione al 2014, sono in attesa
dell'erogazione di contributi oltre 4 mila aziende, che hanno
presentato le domande per l'ottenimento dei premi comunitari
relativi anche all'adeguamento ed al miglioramento fondiario;
atteso che le associazioni agricole isolane hanno ribadito la loro
forte preoccupazione per il difficile momento attraversato dalle
aziende sarde, con una situazione esplosiva che rischia di finire
fuori controllo da un momento all'altro, a causa anche delle
difficoltà economiche che attanagliano il comparto rurale, messo in
ginocchio da diversi fattori negativi;
preso atto che mai come quest'anno si sono verificati ritardi nel
pagamento dei premi comunitari che spettano di diritto ad
agricoltori ed allevatori; si tratta di decine di milioni di euro
che coinvolgono la quasi totalità delle aziende agricole isolane;
risorse che darebbero una boccata d'ossigeno all'economia, anche
incrementando il numero di giovani impegnati nel comparto rurale;
rimarcato che il ritardo dei suddetti pagamenti costituisce un vero
e proprio dramma per le imprese, soprattutto in questo particolare
momento di stagnazione economica, con un clima che non agevola certo
le attività rurali; molte delle aziende che non hanno visto
recapitarsi le spettanze sono crollate nel baratro, in quanto ai
debiti pregressi - che si sperava di saldare - si sono aggiunte le
nuove rate degli istituti di credito;
riscontrato che per motivi meramente burocratici si sta mettendo a
rischio uno dei comparti più strategici della nostra economia; anche
le ultime assicurazioni arrivate da Agea, dal Ministero e dalla
Regione - che avevano promesso lo sblocco delle risorse - si sono
rivelate le ennesime promesse vane;
rilevato che servono risposte certe ed immediate, con il pagamento
delle risorse alle aziende e l'i¬struttoria delle pratiche non
esaminate su molte misure della PAC; non è più tempo di
tentennamenti o rinvii sui pagamenti relativi al Programma di
sviluppo rurale,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) se siano a conoscenza dell'inconcepibile ritardo sull'erogazione
dei contributi relativi ai premi comunitari alle aziende agricole,
nonostante gli annunci degli scorsi giorni sullo sblocco delle
risorse;
2) se non appaia opportuno un ulteriore appello rivolto ad Agea per
lo svincolo relativo all'e¬rogazione dei finanziamenti, ormai
diventati necessari in un momento di difficoltà economica come
quello attuale per rivitalizzare le aziende agricole sarde;
3) a quanto ammontano le domande ancora da espletare secondo le
ultime stime;
4) se non sembri ormai necessaria l'attivazione di una riforma tesa
a velocizzare i pagamenti delle risorse alle aziende strangolate da
debiti pregressi e impossibilitate a modernizzare le strutture
agricole.
Cagliari, 8 marzo 2016