CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 209/A
INTERPELLANZA CONGIU - CHERCHI Augusto - DESINI - BUSIA - MANCA Pier Mario - UNALI per sollecitare informazioni e chiarimenti dal Presidente della Regione e dall'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale in merito al mancato avvio delle strutture per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
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I sottoscritti,
premesso che il 15 marzo
2010 è stata approvata dal Parlamento italiano la legge n. 38
relativa a "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure
palliative e alla terapia del dolore", in cui viene tutelato il
diritto al cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia
del dolore; l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore
è un diritto tutelato e garantito nell'ambito dei livelli essenziali
di assistenza (LEA), di cui al decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri 29 novembre 2001;
considerato che:
- questa legge è uno strumento formidabile, innovativo e
universalmente riconosciuto come modello dall'Organizzazione
mondiale della sanità, e permette ai malati che soffrono di disporre
delle opportunità cliniche e farmacologiche per combattere una piaga
che in Europa colpisce 80 milioni di persone;
- la legge n. 38 del 2010, all'articolo 1, tutela il diritto del
cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore
e, per la prima volta, include tra i soggetti da tutelare anche il
bambino (sino a pochi anni fa si pensava che il neonato e il bambino
non provassero dolore come l'adulto; oggi sappiamo che già dalla 23°
settimana di gestazione il sistema nervoso centrale è anatomicamente
e funzionalmente competente per veicolare gli stimoli dolorosi);
- in Europa una persona su cinque soffre di dolore cronico, con un
peso stimato sulla economia europea dall'1,3 per cento al 3 per
cento del prodotto interno lordo tra costi sanitari diretti e costi
indiretti pari a 500 milioni di euro di giorni lavorativi persi ogni
anno (dati European Pain Network: The EPN Manifesto);
- le cifre in Italia proporzionalmente non cambiano e, per il
controllo del dolore, si stima un impatto economico sul bilancio del
Sistema sanitario nazionale di 19 miliardi di euro;
- con la delibera della Giunta regionale n. 33/32 dell'8 agosto 2013
è stata istituita la rete per le cure palliative della Regione, che
definisce in maniera precisa i nodi della rete, specificando la
tipologia della struttura, il percorso assistenziale, i criteri di
accesso e le modalità di presa in carico del paziente;
- con la delibera della Giunta regionale n. 2/4 del 22 gennaio 2014
è stata individuata la ASL n. 8 di Cagliari quale azienda capofila
per la realizzazione del progetto di formazione/informazione sulla
terapia del dolore in tutte le aziende sanitarie della Regione; il
progetto è orientato a migliorare competenze specifiche e strumenti
operativi sia sotto il profilo clinico-propedeutico (sviluppo delle
competenze tecnico-scientifiche e cliniche) sia sotto il profilo
organizzativo-gestionale (funzionamento della rete e coordinamento
delle attività di rete); sono stati assegnate alla ASL n. 8 di
Cagliari, per la realizzazione del percorso formativo/informativo,
risorse finanziarie pari a euro 84.805;
- con la delibera della Giunta regionale n. 5/31 dell'11 febbraio
2014 si è stabilito di istituire la rete per la terapia del dolore
della Regione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per
conoscere i motivi per i quali, a distanza di oltre cinque anni, non
esista ancora un sistema che organizzato in rete consenta di curare
le migliaia di persone che soffrono della malattia e del dolore; non
è ammissibile che dopo cinque anni i nostri ospedali non siano messi
in condizioni di dare pieno corso alle direttive della legge n. 38
del 2010; le risorse per la formazione del personale, 84.805 euro di
fondi ministeriali, attualmente risultano ritornate indietro al MEF
perché non spese per ritardi della Regione nella presentazione dei
progetti;
con la presente si chiede un'immediata presa in carico del problema
e una altrettanto rapida ricerca delle soluzioni (ad esempio con
l'avvio delle procedure di cui alle delibere di Giunta regionale n.
33/32 dell'8 agosto 2013, n. 2/4 del 22 gennaio 2014 e n. 5/31
dell'11 febbraio 2014) con la certezza che insieme condividiamo la
consapevolezza che il dolore è un nemico della società civile e una
società che non cura e ignora il dolore non è civile.
Cagliari, 23 febbraio 2016