CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 208/A
INTERPELLANZA RUBIU, con richiesta di risposta scritta, in merito alla mancanza di sostegni agli studenti universitari e alle difficoltà di accesso alle agevolazioni universitarie, in seguito alle modifiche della legge n. 162 del 1998, di cui all'articolo 34 della legge regionale n. 2 del 2007 (Fondo per la non autosufficienza) sui parametri dell'Isee.
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Il sottoscritto,
premesso che l'associazione studentesca UniCa 2.0 ha
messo in evidenza la carenza di sostegni a favore degli atenei
isolani, con particolare riguardo ai finanziamenti per il diritto
allo studio e agli investimenti strutturali a favore degli atenei
sardi;
rilevato che, lo scorso 5 febbraio, in un confronto aperto tra
Università di Cagliari e istituzioni regionali, in una seduta
congiunta e pubblica del Senato accademico e del Consiglio di
amministrazione, sono state ribadite le richieste volte a
incrementare gli interventi in materia di agevolazioni per gli
studenti accademici;
acclarato che si è rimarcata la mancata attuazione della legge
regionale n. 26 del 1996, che regola i rapporti tra la Regione e le
università della Sardegna ed è stato sollecitato un supporto
finanziario finalizzato alle attività degli atenei, con interventi
che favoriscano la formazione e il diritto allo studio, il
miglioramento degli standard edilizi, delle strutture e delle
attrezzature didattiche, il potenziamento dell'attività didattica,
anche mediante l'erogazione di contributi indirizzati alle
esperienze post lauream, formazione dei giovani sardi attraverso le
borse di studio, erogazione di risorse agli Enti regionali per il
diritto allo studio universitario di Cagliari e Sassari, per
integrare gli interventi volti a consentire lo svolgimento dei corsi
di studio agli studenti universitari; in realtà la suddetta
normativa è diventata negli anni obsoleta, con il decremento di
risorse destinate agli studenti universitari e agli investimenti per
le strutture;
tenuto conto, altresì, che gli studenti stanno incontrando
difficoltà nell'accesso alle agevolazioni finanziarie a causa della
modifica dei criteri e parametri per la presentazione
dell'Indicatore della situazione economica (ISE), dell'Indicatore
della situazione economica equivalente (ISEE) e dell'Indicatore
della situazione economica equivalente per l'università (ISEEU); i
cambiamenti sono entrati in vigore lo scorso 1° gennaio 2015, con la
modifica degli strumenti utilizzati per valutare,attraverso criteri
unificati, la situazione economica dei cittadini che richiedono
agevolazioni tariffarie o prestazioni sociali agevolate su alcuni
servizi, con riguardo anche all'accesso ai sostegni per il diritto
allo studio;
evidenziato che:
- l'impianto della legge serve principalmente ad attestare la
propria situazione economica e patrimoniale per accedere ad
agevolazioni e riduzioni di tasse, come quelle universitarie di
tariffe come la mensa e il trasporto scolastico, oltre alla
possibilità di richiedere un servizio di assistenza domiciliare per
persone anziane o disabili, servizi diurni e semi-residenziali e
integrazione rette per ricoveri in case di riposo;
- con i nuovi parametri previsti dalla normativa nazionale, che
decretano l'accesso ai servizi indispensabili, come il fondo per non
autosufficienti, i progetti a carattere sociale, di sostegno allo
studio e alle attività didattiche, con i criteri per l'accesso alle
borse di studio, viene di fatto privata una grande fascia di utenti
che per affrontare il complesso percorso universitario, necessitano
di importanti e necessari supporti per una vita dignitosa;
appreso, quindi, che la filosofia della normativa appare restrittiva
in base alle reali esigenze della società sarda; i nuovi requisiti
stanno provocando, infatti, diverse difficoltà anche per l'accesso
alle prestazioni di sostegno agli studenti universitari e per
l'accesso al bando per operatori socio sanitari;
sottolineato che, peraltro, la Regione ha anche adottato altri
provvedimenti volti a sostenere la formazione e il diritto allo
studio degli studenti più meritevoli nel percorso accademico,
favorendo l'accesso ai servizi per una platea di universitari (vedi
il diritto agli alloggi dell'Ersu e altri benefici degli atenei
isolani);
atteso che, pertanto, appare necessario correggere quanto prima
queste assurde storture derivanti dai nuovi requisiti ISEE, con la
concreta attuazione della legge regionale per garantire le adeguate
risorse agli studenti universitari, favorendo così l'accesso ai
benefici per centinaia di persone che in Sardegna stanno trovando
parecchia difficoltà nell'ottenimento dei contributi;
appurato che nella proposta di legge di stabilità che presto
approderà nell'aula del Consiglio regionale sono previsti
consistenti tagli nel capitolo destinato ai fondi per le università
isolane, venendo meno così l'applicazione delle suddette normative e
senza andare incontro alle richieste degli atenei sardi;
verificato che occorre procedere alla immediata revisione dei
parametri per l'accesso ai servizi universitari e che, inoltre, gli
stanziamenti per il diritto allo studio e la formazione devono
garantire un adeguato sostegno per gli studenti degli atenei sardi,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione,
spettacolo e sport per sapere:
1) se sia a conoscenza del fatto che gli studenti stanno incontrando
difficoltà nell'accesso alle agevolazioni finanziarie a causa della
modifica dei criteri e parametri per la presentazione
dell'Indicatore della situazione economica (ISE), dell'Indicatore
della situazione economica equivalente (ISEE) e dell'Indicatore
della situazione economica equivalente per l'università (ISEEU) a
causa della normativa nazionale;
2) se siano state studiate modalità per superare le difficoltà e i
disagi per l'accesso alle risorse e ai servizi resi agli studenti
universitari;
3) se sia stato avviato un confronto con gli studenti universitari
teso a garantire uno standard di servizi utili alla formazione e
alla didattica negli atenei isolani;
4) se sussista la possibilità di attuare concretamente la legge
regionale n. 26 del 1996 con l'incremento delle risorse destinate
agli atenei sardi;
5) se non valuti opportuno l'aumento dei fondi per le università
sarde nella manovra finanziaria che presto approderà nell'aula del
Consiglio regionale.
Cagliari, 18 febbraio 2016