CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 197/A
INTERPELLANZA TEDDE - PITTALIS - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - FASOLINO - LOCCI - PERU - RANDAZZO - TOCCO - TUNIS - ZEDDA Alessandra sugli stringenti vincoli posti dal Piano paesaggistico regionale su beni qualificati come identitari e sulla conseguente impossibilità, da parte del sistema agricolo algherese, di accedere ai finanziamenti comunitari e regionali finalizzati al miglioramento delle strutture e delle infrastrutture del comparto.
***************
I sottoscritti,
premesso che il 19 agosto 2015 la Commissione europea,
con decisione C(2015) 5893, ha approvato il Programma di sviluppo
rurale della Regione Sardegna per gli anni 2014-2020;
rilevato che:
- tra gli interventi previsti a favore del sistema agricolo sardo
rivestono particolare importanza quelli contenuti nel pacchetto di
misure M04 e M06 finalizzate rispettivamente agli ''investimenti in
immobilizzazioni materiali" e allo "Sviluppo delle aziende agricole
e delle imprese" alle quali sono destinati complessivamente circa
340 milioni di euro;
- altresì, il sistema di agevolazioni e sostegni al comparto
agricolo regionale prevede l'erogazione di contributi in conto
capitale a fondo perduto fino al 70 per cento dell'investimento in
relazione esclusivamente ad iniziative e proposte di sviluppo che
abbiamo superato la fase di approvazione del progetto esecutivo,
senza la quale è preclusa ogni possibilità di accedere alle misure
di sostegno ed agevolazione;
considerato che:
- il Piano paesaggistico regionale introduce vincoli particolarmente
stringenti a tutela dei cosiddetti sistemi e contesti identitari,
ovvero porzioni o aree di territorio regionale caratterizzate da
specifiche relazioni di valenza culturale ed identitaria tra gli
elementi e le componenti del paesaggio;
- altresì, il Piano paesaggistico regionale, nell'individuare
all'interno delle norme tecniche di attuazione i contesti identitari
regionali, comprende nella suddetta categoria anche il complesso
territoriale delle bonifiche di Alghero-Fertilia, uno dei compendi
più ampi del territorio comunale algherese comprendente al suo
interno le borgate agricole di Sa Segada, Santa Maria La Palma,
Guardia Grande, Maristella e Corea;
dato atto che la qualificazione del complesso territoriale delle
bonifiche di Alghero-Fertilia quale bene identitario comporta che la
nuova edificazione sia subordinata all'adozione da parte dell'ente
locale del piano urbanistico comunale conformemente alle
prescrizioni contenute nel Piano paesaggistico regionale;
evidenziato che il Comune di Alghero non si è ad oggi dotato di un
piano urbanistico comunale rendendo impossibile per il sistema
agricolo algherese l'accesso alla maggior parte dei benefici
pubblici, stante il divieto, all'interno del compendio delle
bonifiche, di procedere in assenza di un PUC all'edificazione di
nuove strutture funzionali allo sviluppo delle imprese agricole ed a
far fronte alla competitività dell'imprese dei territori contigui
che possono, invece, contare sui suddetti sostegni;
valutata l'importanza che il comparto agricolo riveste per
l'economia algherese, in un quadro in cui il comparto turistico,
settore portante del sistema economico di Alghero, risulta sempre
più interrelazionato con l'offerta di prodotti che appartengono alla
tradizione agro-alimentate del territorio, connotandolo in maniera
marcata e riconoscibile;
valutato, altresì, che sarebbe necessario garantire pari opportunità
a tutti i territori della Sardegna, assicurando l'accesso ai
contributi regionali e comunitari a prescindere dall'approvazione
del piano urbanistico comunale, la cui dotazione da parte degli enti
locali spesso sconta i negativi effetti di processi
politico-amministrativi lunghi e complessi, incompatibili con le
tempistiche imposte dal mercato alle imprese agricole,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere se e
quali siano le iniziative che intende intraprendere al fine di
individuare una soluzione legislativa o amministrativa che possa
definire specifici meccanismi idonei a liberare l'accesso ai
contributi regionali e comunitari delle imprese agricole sarde dal
pesante condizionamento dell'approvazione dei piani urbanistici
comunali da parte degli enti locali, consentendo alle imprese
algheresi ed a quelle aventi sede in territori comunali sprovvisti
di PUC di basare la propria competitività esclusivamente
sull'efficienza e sulla qualità dei prodotti offerti.
Cagliari, 1° febbraio 2016