CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 177/A
INTERPELLANZA ZEDDA Paolo Flavio - USULA - COCCO Daniele Secondo - LAI - PIZZUTO sui disagi creati ai detenuti, ai loro familiari e a tutto il personale interessato della Casa circondariale di Uta dalla carenza di collegamenti diretti con il carcere.
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I sottoscritti,
premesso che:
- nel corso del novembre 2014, si è provveduto ad effettuare le
operazioni finali relative alla completa chiusura del carcere di
Buoncammino e, contestualmente, si è inaugurato il nuovo carcere di
Uta;
- in seguito a tali operazioni, i detenuti del carcere di
Buoncammino sono stati trasferiti al nuovo carcere di Uta;
dato atto che:
- in seguito a tale trasferimento, il CTM di Cagliari ha introdotto
un nuovo servizio di collegamento col carcere, attivo dal lunedì al
sabato con percorso da Piazza Matteotti al carcere di Uta e
viceversa;
- il servizio succitato è articolato come segue:
- andata: P.zza Matteotti (fermata Z.I.) - viale La Playa - S.S. n.
195 - strada Contivecchi - S.P. n. 92 - 2A strada Z.I. Macchiareddu
- bretella ingresso nuovo carcere - nuovo carcere (capolinea);
- ritorno: nuovo carcere - bretella ingresso nuovo carcere - 2A
strada Z.I. Macchiareddu - S.P. n. 92 - strada Contivecchi - S.S. n.
195 - via Riva di Ponente - P.zza Matteotti (capolinea c/o fermata
Z.I.);
- orari: da P.zza Matteotti: ore 7.25/11.25/15.00/17.25; dal
carcere: ore 7.55/12.30/15.30/18.30;
- oltre a questa servizio, è previsto un transito nel carcere di Uta
sulla linea per la zona industriale con partenza alle 13,25 da
Piazza Matteotti e ritorno dal carcere alle ore 14,10;
dato atto, altresì, che il paese di Uta è collegato anche per mezzo
di autobus ARST, ma non con collegamenti diretti al carcere, che
dista dal paese circa 8 km;
rilevato che, da quanto su esposto, risultano evidenti i disagi
creatisi dalla carenza di collegamenti diretti, anche e soprattutto
in termini di conciliazione di orari con le esigenze dei cittadini
interessati a vario titolo a recarsi nel carcere, in particolare:
- per gli stessi detenuti, che rischiano di vedere vanificata la
gran parte delle ore di permessi;
- per i familiari dei detenuti, con particolare riguardo ai parenti
che vivono all'esterno dell'area urbana del capoluogo;
- per tutto il personale interessanto direttamente o indirettamente
alla gestione e alle attività interne al carcere (personale di
polizia, insegnanti, addetti alle pulizie e alle mense, personale di
assistenza, ecc.);
rilevato altresì che il piazzale adiacente il carcere, adibito a
capolinea CTM, è privo di qualsiasi servizio e punto di ristoro,
oltre che di qualsiasi infrastruttura che metta al riparo i
pendolari dal caldo in estate e dalla pioggia e dal freddo in
inverno,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e la Giunta
regionale per sapere:
1) quali misure concrete siano state adottate e/o intenda adottare
la Giunta per rendere maggiormente conciliabili gli orari delle
linee di trasporto urbano esistenti da e per il carcere di Uta con
le esigenze dei cittadini che, a vario titolo, si recano presso lo
stesso;
2) se intendano a tal fine attivarsi, nelle more di un progetto
definitivo per una razionale ed efficiente rete di collegamenti con
il carcere di Uta, presso CTM e ARST, anche richiedendo che la linea
CTM per la zona industriale di Macchiareddu transiti in via
ordinaria presso il carcere di Uta e per dotare il capolinea del
carcere dei servizi e infrastrutture adeguate.
Cagliari, 23 novembre 2015