CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 167/A
INTERPELLANZA ZEDDA Paolo Flavio - USULA - PIZZUTO - LAI sulla condotta della Questura di Cagliari inerente alla manifestazione di protesta contro le esercitazioni e le basi militari svoltasi nei pressi del poligono militare di Teulada in data 3 novembre 2015 e sugli scontri avvenuti durante la manifestazione medesima.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- contro la più grande esercitazione militare dal dopoguerra a oggi,
denominata "Trident juncture", che coinvolge anche le strutture
militari presenti in Sardegna, è stata annunciata una grande
manifestazione popolare di associazioni, comitati, partiti e
cittadini presso il poligono militare di Teulada;
- di tale manifestazione sarebbe stato dato preavviso regolare nei
termini di legge agli organi competenti in data 29 ottobre 2015;
- in data 30 ottobre 2015 si è appreso da alcuni organi di stampa
che, a seguito di individuazioni personali effettuate nei giorni
antecedenti la manifestazione, la Questura avrebbe adottato alcuni
provvedimenti di restrizione della libertà personale a militanti e
studenti, ai quali è stato proibito di recarsi presso i comuni di
Teulada e Sant'Anna Arresi, provvedimenti motivati da non meglio
precisate esigenze inerenti la sicurezza pubblica;
- contestualmente, la Questura di Cagliari annunciava inopinatamente
alla stampa che la manifestazione, così come posta nei termini
comunicati dai promotori, non sarebbe stata autorizzata, lasciando
supporre che l'esercizio della libertà di riunione sia in qualche
modo sottoposto a valutazione e apprezzamento da parte dell'autorità
di pubblica sicurezza;
- in data 2 marzo 2015 si apprende, sempre a mezzo stampa,
l'avvenuta conferma del diniego all'"autorizzazione" della
manifestazione, in quanto i promotori avrebbero rifiutato di
sottoscrivere le prescrizioni richieste dalla Questura;
considerato che:
- l'atteggiamento della Questura di Cagliari ha contribuito a creare
un clima di tensione crescente prima e durante la manifestazione;
- i principali media locali riportavano la notizia che, al loro
arrivo a Teulada e Sant'Anna Arresi, i manifestanti si sarebbero
trovati dinnanzi un imponente dispiegamento di forze dell'ordine,
con annessi controlli ai varchi d'accesso alla spiaggia pubblica di
Porto Pino e verifiche sui documenti e identificazione di alcune
persone;
- in tutta la zona sarebbero stati allestiti dei veri e propri check
point con decine di auto bloccate e altre perquisite; un'inusitata
militarizzazione dei territori circostanti la base che avrebbe
perfino scoraggiato dei manifestanti a proseguire il loro cammino
verso Teulada;
- nel pomeriggio, il livello di tensione creatasi è degenerato in
veri e propri scontri tra manifestanti e forze dell'ordine;
considerato, altresì:
- l'articolo 16 della Costituzione che sancisce e tutela il diritto
alla libertà di circolazione e soggiorno;
- l'articolo 17 della Costituzione che, nel sancire il diritto alla
libertà di riunione prevede, in caso di riunione in luogo pubblico,
che i promotori debbano darne preavviso almeno 3 giorni prima, con
la logica conseguenza che tali riunioni possono essere vietate
soltanto qualora non preavvisate o qualora sussistano "comprovati
motivi di sicurezza o di incolumità pubblica",
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
1) se sia a conoscenza o meno dei "comprovati" motivi di sicurezza e
di incolumità pubblica che hanno indotto la Questura di Cagliari a
una condotta apertamente ostile verso la manifestazione No Trident
del 3 novembre 2015;
2) se sia a conoscenza o meno dei motivi che hanno portato
all'inusitato dispiegamento di forze dell'ordine nella zona presso
il suddetto poligono e i motivi che hanno portato allo scontro tra
manifestanti e forze dell'ordine;
3) se intenda o meno promuovere in tutte le sedi competenti le
opportune iniziative al fine di verificare la legittimità
dell'operato della Questura di Cagliari inerente alla manifestazione
contro le esercitazioni e le basi militari svoltasi a Teulada in
data 3 novembre 2015;
4) quali azioni istituzionali intenda attivare la Giunta al fine di
garantire ai cittadini sardi la libera espressione del dissenso in
tema di servitù militari in condizioni di sicurezza e per
ripristinare un adeguato clima al riguardo privo di tensioni.
Cagliari, 5 novembre 2015