CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 143/A
INTERPELLANZA OPPI - RUBIU - PINNA Giuseppino - TATTI sulla dismissione della società Fase Uno Srl e sul potenziale accorpamento con l'Azienda ospedaliera Brotzu.
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I sottoscritti,
premesso che con la deliberazione della Giunta
regionale n. 45/32 del 7 novembre 2006, la Giunta regionale ha
avviato la costituzione della società a responsabilità limitata Fase
Uno, interamente partecipata dalla Regione, avente l'obiettivo di
promuovere e sviluppare progetti farmaceutici e biotecnologici dalle
ultime fasi dell'attività di ricerca preclinica, tossicologica e
farmacologica sino alle iniziali sperimentazioni cliniche sull'uomo
e di identificare, mediante studi clinici dedicati, farmaci
innovativi e nuove indicazioni terapeutiche per farmaci esistenti;
considerato che con la deliberazione della Giunta regionale n. 25/9
del 26 maggio 2015:
- è stato dato mandato all'Assessore regionale della programmazione,
bilancio, credito e assetto del territorio di dismettere la società
Fase Uno Srl entro il 31 dicembre 2015, utilizzando procedure di
evidenza pubblica e verificando la presenza nel mercato di soggetti
privati interessati all'acquisizione;
- per la suddetta dismissione è stato conferito l'incarico di
amministratore unico alla dott.ssa Monica Pilloni, revisore dei
conti e già membro del collegio sindacale di Sardegna Ricerche e che
essa non sembra avere il curriculum attestante esperienza in materia
medico-scientifica;
- il precedente amministratore, dott. Giampaolo Pilleri, primario
ospedaliero in quiescenza del Brotzu (nominato per tre esercizi con
la deliberazione della Giunta regionale n. 32/26 del 24 luglio
2012), si è trovato ad amministrare con una pianta organica
insufficiente per poter attuare gli studi scientifici, ciò anche a
causa dei limiti alle assunzioni imposti dalle norme in materia di
personale;
- il clima di forte incertezza circa il futuro dell'attività della
società stessa ha determinato nel corso degli ultimi tre anni una
gestione improntata ad una costante riduzione dei costi di
esercizio;
tenuto conto che l'organigramma della società è suddiviso in una
linea di sviluppo e in una di sperimentazione clinica, attraverso la
quale Fase Uno offre servizi di sperimentazione clinica a società
farmaceutiche in condizioni di libero mercato e supporta l'Azienda
ospedaliera Brotzu e le altre aziende del sistema sanitario
regionale, con le quali sono state attivate apposite convenzioni,
nella gestione e conduzione delle sperimentazioni cliniche;
preso atto che i parametri prescritti dal Ministero della salute
impongono che le sperimentazioni di Fase I e Fase II possano
svolgersi solo presso centri ad alta specializzazione e che in
Sardegna solo la società Fase Uno Srl risponde ai requisiti per
poter eseguire gli studi di Fase I, II e III;
considerato che le attività di sperimentazione della società sono
già interamente integrate nelle attività dell'Azienda ospedaliera
Brotzu, in cui Fase Uno ha sede, e che esso è un ospedale ad alta
specializzazione che necessiterà in un prossimo futuro della
creazione di un centro per le sperimentazioni;
rilevato che in diversi ospedali ad alta specializzazione, quali il
Gaslini di Genova, il S. Raffaele di Milano e il Policlinico
Gemelli, sono già stati aperti centri specifici per programmare le
sperimentazioni cliniche al di fuori dei reparti di degenza;
ritenuto che l'ipotesi di dismettere la società Fase Uno Srl
imporrebbe, oltre ai costi di dismissione e alla perdita di
know-how, anche i costi per doverla comunque ricostituire in futuro
riaffrontando un iter organizzativo laborioso e costoso,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e
l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e
assetto del territorio per sapere se, considerato quanto esposto in
premessa, sia stata valutata la possibilità che le attività della
società Fase Uno Srl vengano incorporate, nelle modalità previste
dalla normativa, all'interno dell'Azienda ospedaliera Brotzu in modo
da accrescerne le potenzialità sfruttando le sinergie tra le due
aziende, evitando così di vanificare le risorse umane ed economiche
investite fino ad oggi e potenziali atti speculativi da parte di
aziende private. Infine, aspetto importante da considerare, è che
non solo il Brotzu, ma anche le altre strutture di degenza del
territorio, potrebbero avvalersi di Fase Uno per realizzare le loro
sperimentazioni.
Cagliari, 23 luglio 2015