CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 123/A
INTERPELLANZA USULA - ZEDDA Paolo Flavio - ANEDDA - COCCO Daniele Secondo - DESINI - ARBAU - FORMA - BUSIA - SALE - CHERCHI Augusto - MANCA Pier Mario - PIZZUTO - LAI - AGUS - PERRA - LEDDA - AZARA - UNALI sulle criticità e gli eventuali profili di illegittimità inerenti la composizione del consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico della Sardegna (IZS) e delle delibere da esso adottate, con particolare riguardo alle presunte dimissioni del dott. Romano Mirabelli in seguito alla scandalo blue tongue.
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I sottoscritti,
premesso:
- l'articolo 7 della legge regionale 4 agosto 2008, n. 12 (Riordino
dell'istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna "Giuseppe
Pegreffi", ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 270,
e abrogazione della legge regionale 22 gennaio 1986, n. 15), il
quale prevede che "Il consiglio di amministrazione, composto da tre
componenti di cui uno designato dal Ministro della salute e due
eletti dal Consiglio regionale con voto limitato, è nominato con
decreto del Presidente della Regione";
- il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 114 del 1°
dicembre 2009, con il quale è stato nominato il consiglio di
amministrazione in carica nelle persone del dott. Romano Mirabelli
(designato del Ministero della salute), del dott. Giovanni Maria
Carboni e del dott. Michele Pala (designati dal Consiglio
regionale);
- l'articolo 7, comma 3, della succitata legge regionale n. 12 del
2008 per il quale "il consiglio di amministrazione dura in carica
cinque anni ed i componenti possono essere rinominati per non più di
una volta. In caso di dimissioni, decadenza, impedimento o morte di
uno o più consiglieri, il Presidente della Regione provvede alla
sostituzione, su designazione o elezione dell'ente di competenza";
- l'articolo 11 del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106,
recepito della legge regionale 17 dicembre 2012, n. 25 (Disposizioni
urgenti in materia di enti locali e settori diversi), che ha ridotto
la durata della carica dei consiglieri d'amministrazione degli IZS a
4 anni;
rilevato che:
- nel corso dell'estate del 2014, è scoppiato lo scandalo legato
all'utilizzo dei "vaccini killer" per combattere la lingua blu e,
dalle cronache giudiziarie diffuse dai principali mezzi di
comunicazioni, è emerso che tra i destinatari degli avvisi di
garanzia notificati della Procura di Roma che indaga sulla vicenda
ci sarebbe anche il dott. Romano Mirabelli, già alto dirigente del
Ministero della salute, sul quale graverebbero pesanti indizi di
responsabilità e colpevolezza anche penalmente perseguibili;
- nello specifico, il dott. Mirabelli sarebbe accusato di
corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio e falsità ideologica
per aver imposto, attraverso una gestione dispotica, personalistica
e autoreferenziale dell'emergenza blue tongue, la vaccinazione
contro il virus della febbre catarrale su tutto il territorio
nazionale e per aver disposto, in assenza di un'effettiva emergenza
sanitaria, l'acquisto in esubero da parte del Ministero della salute
di 3.578.800 dosi di vaccino non utilizzate per le campagne
2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, tutte operazioni che si
tradurrebbero in un danno per l'erario, quantificato in 2 milioni e
mezzo di euro solo per la Regione;
- sempre secondo notizie di cronaca apprese da media nazionali e
regionali, che riportano i rilievi mossi dalla Procura di Roma, il
dott. Mirabelli avrebbe avuto il ruolo di favorire gli interessi
della ditta farmaceutica Merial Italia Spa attraverso accordi
illeciti con i suoi dirigenti;
- le notizie riportate hanno comportato gravi ripercussioni sulla
credibilità e affidabilità di un ente pubblico quale è appunto lo
IZS Sardegna, ente preposto, con interventi scientificamente
validati, a salvaguardare e garantire la sanità animale e con questa
la salute di operatori, allevatori e aziende agricole;
- tale scandalo ha irrimediabilmente minato il rapporto di fiducia
tra l'ente e i cittadini direttamente interessati alla sua azione;
dato atto che:
- in seguito ai fatti descritti, l'Assessore regionale
dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale hanno ripetutamente e
opportunamente invitato il dott. Mirabelli alle dimissioni dal
consiglio di amministrazione dell'ente;
- in particolare, dalla sessione notizie del sito della Regione, si
registra che le dimissione del dott. Mirabelli - avvenute il 18
luglio 2014 - non sarebbero state "mai comunicate alla Presidenza
della Regione";
- conseguentemente, i suindicati assessorati avrebbero in modo del
tutto irrituale appreso dalla stampa le avvenute dimissioni dal
consiglio di amministrazione dell'IZS Sardegna del dott. Mirabelli,
già autosospesosi dalla carica ministeriale;
- nel medesimo comunicato, l'Assessore regionale dell'agricoltura e
riforma agro-pastorale esprimeva inoltre l'intenzione, ove ne
ricorressero i presupposti, di proporre alla Giunta regionale la
costituzione di parte civile nell'eventuale processo legato alla
scandalo blue tongue, onde "garantire la massima tutela ai pastori
della Sardegna che hanno duramente pagato quella campagna di
vaccinazione";
rilevato che:
- nelle delibere n. 3.5, 3.6 e 3.7 del 25 agosto 2014 si fa
riferimento, all'interno del preambolo, alla "nota prot. n. 10498
del 1.08.2014 con la quale sono state comunicate dal Ministero della
salute le dimissioni del dott. Romano Mirabelli dal consiglio di
amministrazione dell'ente dal 18 luglio 2014";
- nel periodo tra agosto e novembre 2014, il consiglio di
amministrazione dell'IZS Sardegna avrebbe dunque funzionato in
composizione limitata a due sole componenti e in condizioni di
dubbia legittimità;
- sennonché, dai verbali delle ultime delibere adottate dal
consiglio di amministrazione dell'IZS Sardegna e pubblicate nel sito
dell'ente si apprende, in modo del tutto singolare, che il dott.
Romano Mirabelli risulta essere "assente giustificato";
- in particolare, nell'ultima delibera n. 4.9 del 28 novembre 2014
avente ad oggetto "Programmi di attività ed obiettivi raggiunti
dalla Direzione Generale: annualità 2012, 2013 e 2014", dal cui
verbale risulta l'assenza giustificata del dott. Mirabelli e dunque
la sua "risurrezione" amministrativa, il consiglio di
amministrazione delibera all'unanimità nella parte dispositiva di
"prendere atto delle attività espletate e del raggiungimento di
tutti gli obiettivi ministeriali regionali ed aziendali elencati in
premessa" e "di dare atto all'attuale Direzione Generale
dell'istituto della gestione virtuosa sino ad oggi operata, che ha
consentito il raggiungimento degli obiettivi oggetto di valutazione
della presente";
- nella delibera succitata si legge testualmente che "è necessario
ed opportuno, nell'imminente scadenza di questo CDA valutare
l'attività svolta dalla Direzione Generale dell'istituto anche per
il 2014, in quanto verosimilmente, da qui alla fine dell'esercizio
le risultanze gestionali attualmente conosciute non subiranno
significativi cambiamenti (circa 10 gg lavorativi disponibili)",
dando dunque atto della conclusione del procedimento di valutazione
anche per l'esercizio ancora in corso;
- inopinatamente, nella medesima delibera n. 4.9, il relativo
verbale attesta la partecipazione alla seduta "su invito del
Presidente", del direttore generale, del direttore sanitario e del
direttore amministrativo, ovvero gli stessi dirigenti dell'ente per
il quale il consiglio di amministrazione si riunisce al fine di
certificare gli obiettivi raggiunti dalla direzione generale negli
anni 2012, 2013 e 2014, come da oggetto di delibera;
rilevato altresì:
- lo sdegno e lo sconcerto che hanno provocato le vicende ricordate,
anche in considerazione del fatto che l'IZS Sardegna rappresenta
l'ente deputato alla cura dell'interesse pubblico relativo alle
malattie animali e alla tutela della salute della zootecnia sarda;
- la situazione creatasi all'interno del consiglio di
amministrazione dell'IZS Sardegna - per la quale il contenuto della
delibera n. 4.9 del 21 novembre 2014 appare come una vera e propria
beffa - tale da suscitare un sentimento di rivolta diffuso tra gli
allevatori sardi, alterando conseguentemente il principio di
trasparenza e collaborazione tra cittadini e pubblica
amministrazione;
considerato:
- il rilievo anche economico delle delibere adottate da un consiglio
di amministrazione decimato tra le quali occorre ricordare, oltre la
delibera succitata, la cui concreta attuazione porterà ad un ingente
esborso di pubbliche risorse al fine di liquidare i premi di
risultato, la delibera n. 4.8 del 28 novembre 2014 avente ad oggetto
"approvazione bilancio d'esercizio 2013", per la quale viene
utilizza la medesima formula dell'assenza giustificata per il dott.
Romano Mirabelli;
- l'insieme dei principi che regolano l'organizzazione e l'attività
della pubblica amministrazione, tra i quali quelli
costituzionalizzati della legalità, imparzialità e buon andamento;
- l'articolo 10, comma 1, della legge regionale n. 12 del 2008, per
il quale "Il consiglio di amministrazione può essere sciolto con
provvedimento del Presidente della Regione, nel caso di dimissioni
della maggioranza dei componenti o di ripetute e gravi violazioni
delle disposizioni normative e statutarie o per il verificarsi di
situazioni tali da compromettere il regolare funzionamento
dell'istituto",
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere se:
1) sia mai stata data comunicazione formale delle presunte
dimissioni del dott. Mirabelli e, in caso di risposta affermativa,
se non si sia valutata l'opportunità di intraprendere le necessarie
azioni presso il Ministero della salute propedeutiche alla sua
sostituzione;
2) intenda verificare la reale situazione giuridica del consiglio di
amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della
Sardegna, in particolar modo per quanto riguarda la sua attuale
composizione;
3) intenda, nel caso in cui il dott. Mirabelli risultasse ancora in
carica, provvedere, di concerto con il Ministero della salute, alla
sua immediata rimozione dal consiglio di amministrazione dell'IZS
Sardegna;
4) intenda valutare la possibilità e l'opportunità di provvedere
allo scioglimento del consiglio di amministrazione dell'ente;
5) non intenda, nel contempo, invalidare tutte le delibere e gli
atti conseguenti adottati dall'IZS Sardegna a far data dal 18 luglio
2014;
6) non ritenga, infine, opportuno segnalare alla Corte dei conti i
fatti in oggetto per un'eventuale ricognizione sulle responsabilità
e quantificazione dei danni, anche in previsione di richieste di
risarcimento da parte di allevatori, agricoltori e aziende
oggettivamente danneggiate.
Cagliari, 16 aprile 2015