CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 96/A
INTERPELLANZA LEDDA - ARBAU - AZARA - PERRA sulle carenze dell'organico del Corpo dei vigili del fuoco e sulla gravissima situazione di precarietà dei "discontinui" della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (CNVVF), con le attuali
35.710 unità, risulta fortemente sottodimensionato, come evidenziato
anche dal Ministero dell'interno che, nel 2011, stimava una
sottodotazione dell'organico quantificata in 3.000 unità, a oggi
ulteriormente aggravata in conseguenza del blocco del turnover,
protratto negli anni 2011 e 2012 e, solo parzialmente, sbloccato per
il 2013;
- si prevede un ulteriore aggravio della situazione, a seguito
dall'attuazione del programma ministeriale "Soccorso Italia in 20
minuti", che prevede l'apertura nel territorio nazionale di nuovi
distaccamenti per un totale di 10.000 unità, al fine di garantire un
soccorso più immediato e capillare, in esecuzione delle disposizioni
europee;
- a supplire alle gravi carenze di organico, da diversi anni, il
Ministero attinge dagli elenchi dei vigili del fuoco definiti
"discontinui", attivando ogni anno circa 65.000 richiami di 20
giorni, garantendo così la funzionalità del Corpo nell'intero
territorio nazionale e nei comandi provinciali;
- i vigili del fuoco discontinui iscritti negli elenchi sono circa
100.000, svolgono le funzioni assegnate al Corpo e per l'attività
svolta percepiscono un corrispettivo in denaro con modalità simili e
di entità pari a una retribuzione;
- ogni anno un ingente numero di nuovi precari dei vigili del fuoco
si aggiunge alle liste esistenti, a causa dei nuovi corsi banditi
annualmente dal ministero competente;
considerato che:
- le criticità afferenti il CNVVF a livello nazionale si
manifestano, con maggior gravità nel contesto regionale, in
riferimento alle particolari esigenze operative legate
all'insularità del territorio, alla sua vastità, all'insufficienza
delle vie di comunicazione, alle carenze strutturali dei
collegamenti interni e verso la Penisola;
- l'organico dei vigili del fuoco della Sardegna, composto da circa
1.500 unità, si rivela assolutamente insufficiente, in particolare
nell'affrontare le emergenze territoriali legate al fenomeno degli
incendi nel periodo estivo e ai sempre più frequenti disastri
idrogeologici;
- la grave carenza di organico si traduce in un massiccio ricorso al
"corpo dei discontinui" che in Sardegna conta oltre 1.000 operatori
della sicurezza, uomini e donne dai 18 fino ai 45 anni di età che
hanno superato un corso di 120 ore presso le strutture periferiche
dei comandi nazionali vigili del fuoco e che effettuano in media da
20 agli 80 giorni di servizio l'anno;
rilevato che:
- le distanze tra i comandi provinciali e i distaccamenti dei vigili
del fuoco nella nostra regione superano di gran lunga la media
nazionale, con tempi di percorrenza resi ancor più lunghi dalle
precarie condizioni della rete viaria;
- la realizzazione di nuovi distaccamenti, per cui era stato avviato
l'iter ministeriale, è rimasta lettera morta, con la paradossale
vicenda che riguarda il distaccamento dei vigili del fuoco di Bono,
decretato, nel lontano 3 febbraio 2006 dal Ministero dell'interno,
al fine di garantire la tutela di un territorio isolato e
difficilmente raggiungibile dalle altre sedi, che a oltre otto anni
dal provvedimento non è mai stato attivato;
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere:
1) quali azioni intenda intraprendere, anche in sinergia con le
OO.SS., al fine di impegnare il Governo ad avviare concreti
provvedimenti volti a ottenere l'adeguamento della dotazione
organica del Corpo dei vigili del fuoco operante in Sardegna,
prioritariamente individuando percorsi di stabilizzazione dei
lavoratori precari iscritti negli elenchi dei comandi provinciali
isolani;
2) se non ritenga opportuno porre in essere tutte le iniziative
volte a ottenere, in tempi brevi, la realizzazione dei distaccamenti
necessari a garantire la tempestività e la capillarità dei soccorsi
nella regione e, in particolare, il distaccamento dei vigili del
fuoco di Bono;
3) se non ritenga, altresì, opportuno attivarsi presso il Ministero
dell'interno per sostenere le legittime aspettative dei vigili del
fuoco "discontinui" della Sardegna a uscire dalla grave situazione
di interminabile precariato e al riconoscimento del diritto a un
posto di lavoro stabile e duraturo.
Cagliari, 18 dicembre 2014