CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 67/A
INTERPELLANZA TOCCO - PITTALIS - FASOLINO - ZEDDA Alessandra - TUNIS - LOCCI - CHERCHI Oscar - PERU - RANDAZZO - TEDDE sull'istituzione di un numero verde per la sanità, con particolare attenzione alle emergenze sociali.
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I sottoscritti,
premesso che la Commissione regionale sanità si è
espressa in modo favorevole, con voto unanime, sulla legge regionale
n. 7 del 2014 sul Fondo per la non autosufficienza;
accertato che il sistema sanitario regionale è carente degli
strumenti necessari per incrociare le esigenze di una vasta porzione
di popolazione, dagli anziani ai disabili sino ai sofferenti
mentali;
rilevato che l'annuncio del Governo nazionale di una manovra che
taglierebbe risorse per circa 3 miliardi alla sanità, rischia di
mettere in ginocchio il sistema sanitario regionale e di vanificare
l'azione del Consiglio regionale e della Commissione sanità in
particolare, impegnati in una difficile azione di contenimento della
spesa senza andare a scapito del servizio ai cittadini; occorre
evitare, dunque, delle sforbiciate che penalizzino il settore della
sanità facendo venir meno i servizi essenziali per una vasta parte
dei cittadini che necessitano di assistenza, attrezzandosi per
istituire nuovi modelli in grado anche di venire incontro agli enti
locali, lasciati sempre più soli nell'offerta di livelli minimi di
assistenza;
valutato che il Fondo per la non autosufficienza dovrebbe garantire
un disegno volto a incrociare le istanze di un universo di persone
in grave difficoltà; si tratta di donne e uomini che riferiscono una
totale mancanza di autonomia per almeno una delle funzioni che
permettono di condurre una vita quotidiana normale; si considerino
dunque diversi anziani, disabili e sofferenti psichici;
assodato che ai comuni spetta la competenza riguardo le politiche
sociali da mettere in campo per gli anziani disabili, con
l'assistenza domiciliare integrata a favore della terza età; c'è
però anche una fascia di minori che necessita di interventi mirati,
con l'assistenza ai diversamente abili in ambito scolastico; a tal
proposito, si è dato vita ai piani personalizzati di sostegno a
favore di persone con handicap grave in base alla legge n. 162 del
1998 ed alle leggi regionali n. 8 del 1999, n. 9 del 2004 e n. 12
del 2011 (articolo 18, comma 3);
annotato che gli enti locali hanno anche il compito di predisporre
politiche sociali volte all'inserimento in centri diurni dei
disabili psichici; riguardo alla terza età, si segnala la competenza
sull'assistenza domiciliare agli anziani, volta a cercare di
scongiurare il ricovero e l'inserimento in strutture delle persone
prese in carico, ma anche con il fine di prevenire i rischi di
emarginazione degli ultrasettantenni;
dato atto che si possono adottare dei progetti volti all'inserimento
degli anziani in strutture protette, quali case di riposo e
residenze sanitarie assistenziali;
notato che nei distretti sanitari della Regione opera il piano
locale unitario dei servizi, meglio conosciuto come PLUS, uno
strumento attraverso cui si rende concreto il modello di
programmazione sociale, sanitaria e socio-sanitaria concepito
mediante la legge regionale n. 23 del 2005;
atteso che l'unica speranza di una vita dignitosa per molte persone
nella galassia della non autosufficienza è riposta in politiche
mirate in sinergia tra il livello regionale e locale;
constatato che l'importanza di interventi immediati ed adeguati è
l'unica risposta per molti anziani, disabili e sofferenti psichici;
osservato che, dunque, appare indispensabile che ci si attivi, con
urgenza, per comunicare ai servizi sociali dei singoli comuni i
tempi per l'erogazione e le finalità delle risorse, che sono avvolti
da troppe incertezze ed inadeguatezze del sistema regionale; la
situazione delle famiglie è disperata; per questo sono necessarie
risposte immediate alle esigenze di un universo di soggetti sempre
più a disagio;
stabilito che sembrano ormai maturi i tempi per l'istituzione di un
numero verde, volto a dare informazioni alle numerose famiglie, alle
prese con problematiche dal punto di vista socio-sanitario, sui
fondi a disposizione per la non autosufficienza,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere
se:
1) ritengano adeguati gli strumenti attualmente disponibili per
incrociare le esigenze delle persone non autosufficienti, con un
numero sempre più elevato di anziani, disabili e sofferenti psichici
anche in Sardegna;
2) non si ritenga utile intervenire in modo più adeguato e mirato,
anche in sinergia con i PLUS, a livello locale;
3) conseguentemente, non si ritenga indispensabile l'istituzione di
un numero verde, che risponda in modo efficiente ed immediato ai
bisogni delle persone non autosufficienti e delle singole realtà
locali, dando informazioni sulle risorse e sui mezzi disponibili per
fronteggiare le diverse problematiche;
4) il rapporto intrapreso con i comuni, con le lamentele di diversi
enti locali per le lungaggini nell'erogazione delle risorse, non
lasci intravedere la necessità di un nuovo disegno socio-sanitario;
5) non si ritenga opportuno prevedere nuovi strumenti per potenziare
il modello di assistenza sociale e sanitaria, di fronte alle
emergenze sempre più numerose denunciate dalle famiglie.
Cagliari, 1° ottobre 2014