CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 58/A
INTERPELLANZA AZARA - ARBAU - LEDDA - PERRA sulla grave situazione igienico ambientale del territorio di Buggerru, per la mancata realizzazione sia dell'impianto di depurazione delle acque reflue, che dell'impianto di potabilizzazione.
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I sottoscritti,
PREMESSO CHE:
- da oltre un decennio il comune di Buggerru, conosciuto in tutto il
mondo per un paesaggio costiero e un mare di incomparabile bellezza,
si trova a scaricare, nelle splendide e trasparenti acque del suo
mare, i liquami maleodoranti, e non certo cristallini, delle sue
fogne, vergognosa situazione frequentemente riportata dagli organi
di stampa regionali e nazionali;
- oltre al danno d'immagine, già di per sè drammatico per un
territorio ad alta vocazione turistica, i cittadini subiscono
l'ulteriore duplice danno di veder da un lato messa a repentaglio la
propria salute, come primi fruitori della balneazione, e dall'altro
costretti a pagare, nelle bollette emesse da Abbanoa, il costo della
depurazione, nonostante non esista un impianto di depurazione nel
paese;
- cittadini, turisti e operatori turistici si trovano inoltre
bersagliati dal susseguirsi, per tutto il periodo estivo, dalle
ordinanze sindacali di divieto temporaneo di balneazione in vasti
tratti di mare antistanti la foce del rio Flunimannu, con
comprensibili conseguenti danni economico-sociali di enorme portata,
date le pesanti ricadute negative sul settore turistico ricettivo
del territorio;
CONSIDERATO CHE:
- a rendere ancor più grave un quadro fortemente compromesso sul
piano ambientale e socio economico, si sommano gli ormai continui
disservizi di Abbanoa nell'erogazione del servizio idrico, che
costringono l'amministrazione comunale a emanare frequenti ordinanze
di divieto dell'utilizzo dell'acqua potabile per la presenza di
elementi inquinanti, creando ulteriori disagi e rischi di carattere
sanitario, sia per i residenti, che per le migliaia di turisti che
affluiscono sul territorio di Buggerru nel periodo estivo;
- nonostante la situazione emergenziale in cui versa da anni il
servizio idrico, Abbanoa non ha ancora provveduto all'indispensabile
realizzazione dell'impianto di potabilizzazione, né in tal senso
risulta alcuna programmazione delle opere necessarie o alcun impegno
di spesa da parte dell'ente, nonostante le reiterate denunce dei
cittadini costretti a subire, anche sul fronte
dell'approvvigionamento idrico, continue sospensioni protratte per
lunghi periodi con ingenti danni economici sia diretti, per le
famiglie obbligate all'acquisto dell'acqua per gli usi domestici,
che indiretti per i comprensibili pregiudizi sul sistema
turistico-recettivo;
SOTTOLINEATO CHE:
- la deliberazione CIPE n. 17 del 2003 "Risorse Idriche-Opere
fognario depurative" stanziava 2,5 milioni di euro per i "Lavori di
costruzione in sotterraneo dell'impianto di depurazione del Comune
di Buggerru";
- il 20 novembre 2005 veniva pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il
bando di gara relativo all'appalto concorso per i lavori di
costruzione in sotterraneo del suddetto impianto di depurazione di
Buggerru, successivamente bloccato per responsabilità
dell'amministrazione comunale, condannata dal TAR, con sentenza del
7 settembre 2010, al pagamento del mancato guadagno da parte della
ditta vincitrice della gara d'appalto per la realizzazione
dell'opera in questione;
- è ormai prossima la scadenza del termine imposto all'Italia
dall'Unione europea per la messa in regola del sistema di acque
reflue e di depuratori, con il conseguente approssimarsi dei
procedimenti sanzionatori che immancabilmente andranno a colpire le
regioni inadempienti, misure che inevitabilmente ricadranno sulla
popolazione già inverosimilmente vessata e prostrata dalla crisi;
PRESO ATTO che i cittadini di Buggerru, non potendo tollerare oltre
il protrarsi di una condizione socio ambientale insostenibile, si
sono costituiti in un comitato che, oltre a svolgere una funzione di
contestazione e denuncia, si avvia a intraprendere una "class action"
nei confronti di Abbanoa, azione legale dal cui esito, quasi
certamente, deriverà un ulteriore aggravio di spese per il bilancio
dell'ente,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale lavori pubblici per
sapere:
1) se non ritenga necessario e improrogabile dotare il territorio di
Buggerru degli adeguati sistemi di depurazione delle acque reflue e
di potabilizzazione delle acque per uso domestico;
2) quali azioni intenda avviare anche per arginare i rischi
derivanti dall'apertura di nuovi procedimenti giudiziari nei
confronti di Abbanoa, che andrebbero inevitabilmente a pesare sui
bilanci dell'Ente, accrescendone i pesanti passivi;
3) se non ritenga, altresì, opportuno attivarsi presso il Governo
onde evitare di incorrere nelle procedure di infrazione dell'Unione
europea, per non aver adempiuto alla messa in regola dei sistemi di
depurazione delle acque reflue entro il 2015;
4) quali provvedimenti intenda pertanto assumere, anche nei
confronti di Abbanoa, al fine di sanare una situazione non più
sostenibile sia per le ripercussioni igienico ambientali che gravano
sul territorio di Buggerru, che per le ricadute economico sociali
estremamente negative inferte alla sua popolazione.
Cagliari, 15 settembre 2014