CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 36/A
INTERPELLANZA PITTALIS - CAPPELLACCI - ZEDDA Alessandra - CHERCHI Oscar - TEDDE - FASOLINO - PERU - RANDAZZO - TUNIS - TOCCO sulla conservatoria delle coste della Sardegna.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
- l'Agenzia regionale conservatoria delle coste della Sardegna è
stata istituita con la legge regionale n. 2 del 29 maggio 2007,
articolo 16, ed è stata di fatto avviata con la contrattualizzazione
del direttore esecutivo in data 28 febbraio 2008;
- con la deliberazione della Giunta regionale n. 49/34 del 5
dicembre 2007 è stato adottato in via definitiva lo statuto
dell'agenzia, dotandola di personalità giuridica di diritto
pubblico, di autonomia regolamentare, finanziaria, organizzativa,
amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale;
- con la deliberazione della Giunta regionale n. 13/24 del 4 marzo
2008 è stato modificato lo statuto con l'inserimento della
disposizione di cui all'articolo 29 della legge regionale n. 31 del
1998;
- l'agenzia esercita la propria attività nel rispetto degli
indirizzi della programmazione regionale ed è sottoposta ai poteri
di indirizzo, vigilanza e controllo esercitati dalla Giunta
regionale ai sensi della legge regionale 15 maggio 1995, n. 14,
secondo modalità idonee a gestirne l'autonomia;
- l'Agenzia ha la finalità di salvaguardare, tutelare e valorizzare
gli ecosistemi costieri e la gestione integrata delle aree costiere
di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale, di proprietà
regionale o poste a sua disposizione da parte dei soggetti pubblici
o privati e che, quindi assumono la qualità di aree di conservazione
costiera;
- nel corso del 2008 il direttore esecutivo ha lavorato senza
personale occupandosi di tutti i primi adempimenti dell'agenzia (es.
pianta organica, sede, primo bilancio di funzionamento, ecc.);
- l'attività operativa è di fatto iniziata nel 2009, con l'entrata
in servizio dei primi funzionari amministrativi e tecnici della
dotazione organica di primo funzionamento e con l'affidamento da
parte dei servizi del demanio e patrimonio della Regione delle aree
da salvaguardare, tutelare e valorizzare che comprendevano: il
patrimonio regionale sull'isola dell'Asinara, 16 torri costiere del
periodo aragonese, il compendio di Is Mortorius nel comune di Quartu
S. Elena, il compendio di Mangiabarche nel comune di Calasetta; nel
corso del 2010, inoltre, la Conservatoria ha acquisito l'ex-ospedale
minerario di Buggerru per trasformarlo nel primo eco-ostello in
Sardegna; nel 2012 sono stati trasferiti alla Conservatoria delle
coste i seguenti ulteriori beni del patrimonio regionale: aree
ex-SBS nei comuni di Sassari, Alghero, Arborea, Buggerru, Iglesias,
Castiadas, Muravera, per un totale di circa 1500 ettari site in zone
costiere ad alto valore paesaggistico ambientale, e i seguenti fari,
stazioni semaforiche e vedette: ex stazione semaforica Capo Ferro (Arzachena),
ex stazione di vedetta di Capo Figari (Golfo Aranci), ex vedetta
Puntiglione, ex vedetta Testiccioli, faro di Punta Filetto Isola S.
Maria, vecchio faro isola di Razzoli, ex vedetta Marginetto (La
Maddalena), ex vedetta di Capo Ceraso (Olbia), faro Capo d'Orso
(Palau), ex stazione semaforica di Punta Falcone (Santa Teresa di
Gallura), faro Capo Mannu (San Vero Milis), ex stazione semaforica
Punta Scorno sull'isola dell'Asinara (Porto Torres), torre
Torregrande (Oristano), ex stazione semaforica Capo Sperone
(Sant'Antioco), torre dei Segnali Capo Sant'Elia (Cagliari);
- una agenzia dinamica in Italia unica nel suo genere, sottolineata
da una ottima capacità di comunicazione dei progetti portati avanti
lungo le coste della Sardegna, dall'Asinara al golfo degli Angeli,
passando per Alghero, Buggeru, la penisola del Sinis e La Maddalena
che possono essere monitorati grazie al completo sito istituzionale,
al profilo facebook e al Rapporto sui primi 5 anni di attività
dell'agenzia;
considerato che:
- il 5 giugno 2014 l'Assessorato della difesa dell'ambiente
pubblicava un avviso per manifestazione d'interesse per l'incarico
di Direttore esecutivo dell'Agenzia conservatoria delle coste della
Sardegna con scadenza il 12 giugno 2014, alle ore 13:00;
- alla scadenza di tale avviso la Giunta regionale, anziché dare
seguito al procedimento avviato, ha disposto con la deliberazione n.
21/18 del 12 giugno 2014 di:
1) revocare il direttore in carica ai sensi dell'articolo 28, comma
9, della legge regionale n. 31 del 1998, sul presupposto di un
processo complessivo di riorganizzazione e semplificazione della
struttura amministrativa della Regione e il ripensamento del ruolo e
della funzione dell'Agenzia medesima;
2) nominare un commissario straordinario, ai sensi dell'articolo 4,
comma 1, lett. s), della legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, con
il compito di provvedere alla gestione dell'agenzia per il tempo
strettamente necessario alla riorganizzazione complessiva della
struttura amministrativa per un periodo non superiore a sei mesi;
evidenziato che:
- l'articolo 4, comma 1, lett. s), della legge regionale 7 gennaio
1977, n. 1 consente i commissariamenti nei casi previsti dalla
legge;
- l'articolo 28, comma 9, della legge regionale n. 31 del 1998
sancisce che l'attribuzione delle funzioni di direzione generale
deve essere confermata o revocata entro i tre mesi successivi
all'insediamento di una nuova Giunta regionale;
- l'articolo 33, comma 3, della legge regionale n. 31 del 1998
recita: "Negli enti non si applica il comma 9 dell'articolo 28";
- il decreto del presidente della Regione, che completa il
procedimento di revoca del direttore della Conservatoria, è datato
18 giugno 2014;
- secondo le dichiarazioni rese dall'Assessore della difesa
dell'ambiente, il termine per la revoca scadeva il giorno 12 giugno
2014;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 21/18 del 12 giugno
2014 recita testualmente: "Fermi restando gli obiettivi di
salvaguardia e tutela dei delicati ambiti costieri, lo strumento
operativo rappresentato dall'Agenzia conservatoria delle coste della
Sardegna" non si è dimostrato adeguato per il raggiungimento dei
compiti statutari;
- il 26 giugno la stampa regionale riporta la seguente dichiarazione
dell'Assessore Spano: "La Conservatoria non è soppressa, solo
commissariata";
- il 29 giugno, in un'intervista resa alla stampa regionale,
l'Assessore Spano afferma che non è stata presa alcuna decisione;
- nella stessa intervista l'Assessore fa riferimento a "concessioni
e altro" e aggiunge che "sono cose importanti, vanno discusse";
- il 30 giugno il Presidente della Regione, durante una conferenza
stampa, ha affermato che il commissariamento dell'agenzia non
significa chiusura della stessa;
- durante la conferenza stampa, il Presidente ha, altresì,
manifestato l'intenzione di costituire "un fondo per il servizio di
conservatoria che possa fare acquisizione di pezzi pregiati della
costa per metterli al riparo dalle speculazioni e tutelarli", ma
tale affermazione contrasta con le competenze specifiche di
pertinenza del demanio e comporterebbe un inutile esborso di denaro
pubblico, qualora fossero disponibili somme di tali proporzioni,
senza peraltro considerare che si tratta di beni soggetti a vincoli
rigorosi a prescindere dalla proprietà,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della difesa dell'ambiente per conoscere:
1) quali siano i motivi per cui la Giunta ha interrotto il
procedimento avviato con l'avviso pubblico del 5 giugno 2014 di
manifestazione d'interesse per l'incarico di Direttore esecutivo
della Agenzia conservatoria delle coste della Sardegna;
2) quale sia il "caso previsto dalla legge" che giustificherebbe il
commissariamento ai sensi della legge regionale n. 1 del 1977;
3) se, alla luce delle dichiarazioni dell'Assessore Spano, la revoca
del direttore generale sia avvenuta entro i termini previsti dalla
legge regionale n. 31 del 1998;
4) quale sia l'indirizzo politico della Giunta regionale riguardo al
destino della Conservatoria delle coste;
5) se non ritengano che l'articolo 33, comma 3, della legge n. 31
del 1998 non rischi di configurare un'ulteriore motivo di
illegittimità della delibera di revoca del direttore;
6) quali siano le concessioni oggetto dell'attività dell'Assessore
Spano e in quale sede dovrebbero essere discusse.
Cagliari, 2 luglio 2014