CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 25/A
INTERPELLANZA ARBAU - AZARA - LEDDA - PERRA sulla necessità di promuovere la predisposizione di criteri e obiettivi energetico-ambientali nei regolamenti edilizi in tutti i comuni della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- i regolamenti edilizi comunali si stanno confermando validi
strumenti per promuovere l'evoluzione dell'edilizia verso nuovi
criteri e obiettivi energetico-ambientali sempre più sostenibili:
rappresentano oggi uno snodo fondamentale del processo edilizio,
perché in essi convergono le competenze in materia di urbanistica,
edilizia e energia di Stato, regioni e comuni;
- dall'analisi del Rapporto ONRE per il 2013, il 12,4 per cento dei
comuni italiani, negli ultimi cinque anni, ha introdotto nuovi
criteri e obiettivi energetico-ambientali che vanno oltre la
normativa in vigore, fenomeno più rilevante di quanto lasci
intendere il dato percentuale, in quanto complessivamente nei 1.003
comuni più avanti nell'innovazione energetica e ambientale abitano
oltre 21 milioni di persone, e questo processo accomuna grandi città
e piccoli comuni;
- lo strumento si presta e agevola i necessari aggiustamenti
nell'accompagnare l'innovazione in edilizia, in modo attento e
flessibile, e nella possibilità di farli diventare fertile terreno
di confronto tra tecnici, progettisti e imprenditori: sono molti i
comuni che hanno rivisto i propri regolamenti per innalzare
obiettivi e prestazioni;
considerato che:
- il settore edile, in termini di consumi (si parla di 40 per cento
di energia e materie prime consumate nel solo campo edile a livello
mondiale) e di rifiuti (ben il 30 per cento sono attribuibili
all'edilizia) impatta sul piano energetico in maniera
particolarmente rilevante;
- la sostenibilità non è riconducibile al solo impiego di energia
rinnovabile, ma è soprattutto connessa al risparmio delle risorse,
materiali ed energetiche;
- in questo ultimo ventennio il mondo della ricerca, le imprese, e
le stesse amministrazioni locali hanno investito ingenti risorse
sulla questione energetica e sulla ricerca di nuove fonti di energia
rinnovabile;
- per tutti questi motivi questione ambientale e questione
energetica sono divenute via via e sempre più, problematiche
assimilabili e coincidenti;
- l'attenzione si è spostata dagli impatti ambientali al risparmio
energetico che, in questi ultimi anni, è stato interpretato, dai
più, come un efficace sistema di risparmio economico;
evidenziato che:
- l'analisi critica della normativa regionale sarda in materia di
edilizia e ambiente e delle procedure di valutazione ambientale
attualmente vigenti ha messo in evidenza la necessità di strumenti
attuativi maggiormente sensibili alle istanze ambientali ed
energetiche;
- il Piano paesaggistico regionale invita le amministrazioni locali
a dotarsi di strumenti disciplinari che promuovano la cultura della
sostenibilità e del recupero, senza però ancora proporre degli
indirizzi o delle linee guida regionali a cui fare riferimento,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e
l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per
sapere se:
1) siano a conoscenza e quali siano le valutazioni sul crescente
affermarsi, a livello internazionale e nazionale, dei regolamenti
edilizi come strumenti e strategie abbondantemente sperimentate,
capaci di interpretare i cambiamenti in corso nel modo di progettare
e costruire;
2) non ritengano opportuno e indifferibile avviare la
predisposizione di linee guida snelle ed essenziali, basate sulla
cultura della sostenibilità e del recupero, del ritorno alla
tradizione e alle buone pratiche dei nostri paesi, sapientemente
tramandate dai nostri avi (ingiustamente abbandonate nella nostra
"evoluzione edilizia") e prossime alle problematiche reali, al fine
di promuovere la predisposizione di criteri e obiettivi
energetico-ambientali nei regolamenti edilizi in tutti i comuni
della Sardegna.
Cagliari, 9 giugno 2014